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Ciclismo

Vuelta a España 2018: Italia ancora in trionfo, Alessandro De Marchi mostruoso in fuga! Fabio Aru si stacca

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È ancora una volta l’Italia a trionfare alla Vuelta a España 2018. L’undicesima tappa sorride nuovamente ai colori azzurri. Giornata da fughe, quella di 208 km da Mombuey a Ribeira Sacra/Luintra, e infatti sono gli attaccanti a farla da padroni al termine di una corsa davvero durissima a causa di velocità altissime, altimetria e maltempo. Le strade spagnole sono le più amate di Alessandro De Marchi: il Rosso di Buja coglie il quarto trionfo in carriera, il terzo proprio alla Vuelta, con un’azione davvero mostruosa, a sfinire gli avversari. Controllo tra i big della classifica generale, che attendono le grandi montagne.

Media mostruosa, come ci si immaginava alla vigilia, per la prima ora di gara: i corridori hanno preso a testa bassa i primi chilometri, con scatti e controscatti, anche da parte di uomini importanti in chiave classifica generale. Uno dei principali protagonisti è stato il campione polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky), scattato a ripetizione: queste azioni hanno messo in crisi Miguel Angel Lopez, capitano dell’Astana (rientrato in un secondo momento), e tutti i velocisti. Tra i tanti attaccanti c’è stato anche Vincenzo Nibali, segno di una condizione che giorno dopo giorno è in crescendo. Dopo una seconda ora di corsa ancora al di poco sotto dei 50 km/h è andata finalmente via la fuga di giornata. 19 uomini al comando con 1’10” di vantaggio a 100 km dal traguardo: Franco Pellizotti (Bahrain-Merida), Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Omar Fraile (Astana), Alessandro De Marchi, Nicolas Roche, Dylan Teuns (BMC Racing Team), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Thibaut Pinot, Léo Vincent (Groupama-FDJ), Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Winner Anacona (Movistar), Ryan Gibbons (Dimension Data), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Jhonatan Restrepo (Katusha Alpecin), Sergio Henao (Team Sky), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Sergio Pardilla (Caja Rural-Seguros-RGA), Mikel Bizkarra (Euskadi-Murias).

La Mitchelton-Scott in un primo momento ha lasciato fare, facendo lievitare il distacco anche oltre i 4′, nonostante la pericolosità di uomini del calibro di Thibaut Pinot. Al comando del plotone si è portata in un secondo momento la Movistar di Nairo Quintana, senza però aumentare troppo l’andatura. Subito dopo l’Alto do Trives davanti sono iniziati gli scatti: a muoversi Teuns e il già citato Pinot, costretti a rialzarsi successivamente. A circa 40 dall’arrivo è stato Bauke Mollema ad andare via in solitaria, in un tratto di discesa: in salita però si sono ribaltati nuovamente gli equilibri. In tre sono riusciti ad andare via: Restrepo, Roche e l’azzurro Alessandro De Marchi, apparso davvero pimpante. Nel frattempo ci si è messo anche il maltempo a colpire una corsa resa durissima dalle alte velocità.

Ai -20 dal traguardo Alessandro De Marchi ha deciso di mettersi in proprio, andando via in solitaria con un attacco davvero coraggioso: grandissima andatura sull’Alto del Mirador de Cabezoas per l’atleta della BMC, con gli inseguitori che non sono riusciti ad avvicinarsi. Jhonatan Restrepo (Katusha) è riuscito a tornare sotto proprio sulla vetta del GPM, ma a circa 5 dall’arrivo un nuovo scatto fulminante di De Marchi ha messo in crisi il colombiano. Azione eccezionale per il Rosso di Buja che si è lanciato in solitaria verso il traguardo: trionfo davvero strepitoso. 

Seconda piazza per Restrepo, terza per un ottimo Franco Pellizotti. Per quanto riguarda il gruppo Maglia Rossa attacco da parte della EF Drapac di Rigoberto Uran che ha messo in crisi Fabio Aru, giunto staccato sul traguardo (41” persi). Tutti i big invece si sono controllati, con Simon Yates ancora leader.

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: strenghtofframeITA / Shutterstock.com

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