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Pentathlon, Mondiali Città del Messico 2018: James Cooke beffa in volata Valentin Prades. Decimo Riccardo De Luca

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Nella massacrante finale maschile dei Mondiali di pentathlon moderno che si sono conclusi a Città del Messico, in volata la vittoria è andata al britannico James Cooke, che ha beffato sulla linea del traguardo il francese Valentin Prades, che aveva già alzato le braccia al cielo in segno di vittoria. Terzo l’ucraino Pavlo Tymoshchenko. Per quanto riguarda gli italiani, decimo Riccardo De Luca, 21° Gianluca Micozzi.

Dopo il ranking round di ieri gli azzurri erano a metà classifica, e dopo la prova di nuoto sono scesi ulteriormente, con Riccardo De Luca 29° con 290 punti e Gianluca Micozzi 35° e penultimo con 284. Nell’equitazione, oggi particolarmente selettiva, a differenza di quanto visto ieri tra le donne, le carte si sono rimescolate, e De Luca è risalito fino alla 12ma piazza a 13″ dal terzo posto, mentre Micozzi era leggermente più indietro, in 18ma posizione.

Come nelle previsioni però è stato il laser run ad essere decisivo, data anche l’altura, che ha mandato in crisi diversi pentatleti: Riccardo De Luca ci ha fatto sognare per due giri, raggiungendo anche la seconda posizione a cinque secondi dalla vetta, prima di chiudere in calando. Chi invece nel finale è venuto su dalle retrovie, è stato il transalpino Valentin Prades, partito addirittura 15°.

Finale thrilling: Prades, certo della vittoria, ha alzato le braccia al cielo, ma da dietro è arrivato il britannico James Cooke a velocità doppia, che lo ha beffato proprio sulla linea del traguardo. Alla fine entrambi chiuderanno a quota 1435, ma per una questione di centesimi l’oro è andato al britannico. Bronzo all’ucraino Pavlo Tymoshchenko, con 1429. De Luca ha chiuso decimo con 1408, Micozzi 21° a quota 1385.

Nella classifica a squadre prima la Francia, seconda la Gran Bretagna e terza l’Ucraina. A margine della premiazione consegnata la medaglia di bronzo della prova olimpica femminile di Pechino 2008 alla bielorussa Anastasiya Prokopenko (allora Samusevich), riassegnata dopo un caso di doping.





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Foto: FIPM

roberto.santangelo@oasport.it

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