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Nuoto, Gregorio Paltrinieri: “La priorità resta l’impegno in piscina ma le acque libere mi intrigano”

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Il Tollcross International Swimming Centre è stato teatro delle imprese degli azzurri del nuoto in vasca, capaci di vincere, migliorarsi ed ottenere prestazioni di livello mondiale. Gli Europei di Glasgow hanno garantito 6 ori, 5 argenti e 11 bronzi, 22 medaglie in totale. Un bottino superiore a quanto fatto a Debrecen 2012, edizione però disputata nell’anno a Cinque Cerchi e quindi di livello diverso rispetto a quella britannica.

A dare un contributo inferiore alle attese è stato Gregorio Paltrinieri che, argento negli 800 stile libero e bronzo nei 1500 stile libero, non è riuscito a confermare i titoli conquistati in precedenza per via di condizioni fisiche non ottimali. Tuttavia Greg, intervistato dal Corriere dello Sport, ripercorre quanto avvenuto in Scozia e analizza le prove della squadra nostrana: “Agli Europei abbiamo dimostrato di avere una scuola e un vivaio fortissimi, certamente tra i migliori del Vecchio Continente. Abbiamo piazzato almeno un finalista in quasi tutte le specialità. Beh, anni fa, quando soprattutto io e Detti abbiamo cominciato a vincere, non è che prendessimo molte medaglie, almeno nel maschile. La crescita è partita da lì. Credo che sia importante che una squadra sia unita e poi un successo tira l’altro. Arrivare a un Mondiale o a un’Olimpiade con uno stato d’animo negativo non aiuta, avere degli esempi e capire che è possibile competere a certi livelli dà molto morale“.

Un Paltrinieri che quindi è pronto ad essere un riferimento di questa compagine che, per il livello medio espresso, è quella migliore di sempre nel Bel Paese: “E’ inevitabile che la gente lo possa pensare per quello che ho vinto. E a me fa piacere poter essere considerato un leader o un capitano. I giovani che stanno venendo fuori mi cercano spesso, si confrontano, mi chiedono consigli su come gestire certe cose“.

Carpigiano che nel prossimo weekend sarà in gara nella penultima tappa delle World Series di nuoto di fondo in Cina con la voglia di cimentarsi nella 10 km e comprenderne meglio i meccanismi, avendo sempre in mente il sogno di vincere l’oro sia in piscina che nelle acque libere a Tokyo 2020: “Voglio precisare che il nuoto in vasca resta la mia priorità ma questa esperienza del fondo è intrigante. Mi diverte e le prime gare sono state incoraggianti. Poi gli obiettivi sono già stabiliti: Mondiali 2019 e Olimpiadi 2020“.

E poi sulle decisioni di una sua illustre compagna di squadra Federica Pellegrini, Gregorio ha precisato: “Ne so poco, non l’ho sentita personalmente. Credo che una come lei non abbia nulla da dimostrare e debba fare solo quello che si sente. E’ la più grande sportiva italiana e non solo nel nuoto, io fossi in lei mi sentirei in pace con me stesso e la vivrei con la massima tranquillità. I 100 sl? Non sono la sua gara, non possiamo pretendere che vinca pure lì“, la chiosa del fuoriclasse tricolore.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Credit La Presse

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