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Equitazione, World Equestrian Games 2018: Sara Morganti nella storia! Ma nessun pass olimpico a Tryon. L’Italia si gioca tutto agli Europei 2019

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L’Italia scrive la storia ai World Equestrian Games 2018 di Tryon, negli USA. Ma nelle specialità olimpiche è mancato il guizzo. Ed ora il cammino verso Tokyo 2020 si complica oltremodo.

Le note liete recano il marchio di Sara Morganti e del Pas de deux di volteggio. La Morganti ha conquistato due medaglie d’oro nel paradressage, trionfando sia nella prova individuale tecnica sia nel freestyle in sella a Royal Delight. Da sola la fuoriclasse azzurra è riuscita a conquistare più ori di quanti ne abbia mai vinto l’Italia in una singola edizione dei World Equestrian Games, testimonianza evidente dell’impresa storica realizzata da un’atleta che si è conquistata la ribalta con grande impegno e passione, salendo in cima al mondo senza rivali.

Spettacolare anche la prova di Silvia Stopazzini e Lorenzo Lupacchini, che hanno trionfato nel Pas de deux al termine di un duello entusiasmante con l’Austria, portando a tre le medaglie d’oro del Bel Paese a Tryon, una prestazione che è valsa agli azzurri uno splendido quinto posto nel medagliere.

Veniamo ora alle note dolenti. Da Tryon l’Italia torna a casa senza pass olimpici per Tokyo 2020. E pensare che alla vigilia la pattuglia azzurra era accreditata di ottime chance di chiudere subito la pratica nel salto ostacoli ed anche nel completo. Gli azzurri si sono però sciolti sul più bello e soprattutto nel salto ostacoli rischiano di restare fuori dalla competizione a Cinque Cerchi con la generazione di fenomeni più fulgida degli ultimi tre decenni.

A pesare è stata soprattutto l’assenza di Alberto Zorzi, che con Lorenzo De Luca ha guidato la pattuglia italiana verso i traguardi che hanno portato l’Italia ai vertici internazionali negli ultimi 18 mesi. De Luca, dal canto suo, ha fatto la sua parte, chiudendo la prova individuale al settimo posto in sella ad Irenice Horta e sfiorando il podio, sfuggito soltanto per qualche errore di troppo nell’ultima giornata. Luca Marziani è stato sfortunato ed è incappato nell’eliminazione, al pari di Emanuele Gaudiano, tornato subito a casa per l’infortunio di Chalou, mentre Piergiorgio Bucci è apparso il lontano parente dell’atleta ammirato negli scorsi anni.

Il 23° posto finale non rende merito ad un gruppo che ha conquistato vittorie importanti negli ultimi anni e che ora ha bisogno di una grande prestazione agli Europei 2019 per conquistare uno dei 3 pass disponibili per Tokyo 2020. Ad avere già il biglietto per il Giappone in cassaforte, intanto, sono Svezia, Svizzera, Germania e Olanda, quattro avversarie in meno per l’Italia, che però dovrà vedersela con la Francia, detentrice del titolo olimpico, l’Irlanda, campionessa europea in carica, la Gran Bretagna e il temibile Belgio. Soltanto in tre potranno accedere a Tokyo e l’ultima chance dopo gli Europei sarà la finale della FEI Nations Cup 2019 con un solo posto a disposizione. Servirà un cambio di passo importante, dunque, per non sprecare un’occasione importantissima e presentarsi a Tokyo da protagonisti.

Stesso discorso per l’Italia del completo, che non è riuscita ad aggrapparsi ad un vero leader ed è rimasta esclusa dalla lotta per le posizioni che contano. Pietro Roman, Pietro Sandei, Arianna Schivo, Simone Sordi e Stefano Brecciaroli hanno a disposizione anch’essi la chance dei due posti disponibili agli Europei 2019 e dell’ultima spiaggia nella finale di FEI Nations Cup 2019 per qualificarsi alle Olimpiadi 2020.

Nel dressage, infine, soltanto gli Europei 2019 potranno assicurare la qualificazione per Tokyo 2020, ma gli azzurri sono molto lontani dai vertici mondiali e soltanto un miracolo potrebbe proiettarli verso la competizione a Cinque Cerchi.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Grasso / FISE

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