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Equitazione, Mondiali 2018: Italia da sballo nel reining, quattro azzurri in finale! Germania d’oro nel dressage, ottimo Pietro Sandei nel completo

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E’ un’Italia da sogno quella che è entrata in scena nella seconda giornata dei Mondiali 2018 di equitazione, in corso di svolgimento a Tryon, negli USA, da mercoledì 12 a domenica 23 settembre. Gli azzurri sono riusciti a piazzare ben 4 atleti in finale nel reining, Una prova di forza, quella messa in campo dall’Italia, che nel secondo round di qualificazione ha trovato in Pierluigi Chioldo il suo miglior interprete con 222.5 punti in sella a Gun at The Gate, quanto basta per chiudere al secondo posto e strappare uno dei cinque pass disponibili per la finale. Primo classificato, invece, è stato l’austriaco Martin Muhlstatter, che ha concluso in vetta su Blu Gun con 223.0 punti.

Ma per gli azzurri le buone notizie non sono finite qui, dato che Marco Midilli su Arc Sparkle Magnetic si è piazzato al quarto posto, dietro al francese Axel Pesek su Uncle Sparky, con 221.5 punti, davanti ad un’altra italiana, Mirjam Stillo, quinta e qualificata di un soffio per la finale con 221.0 punti in sella a Ruff Spook. Chioldo, Midilli e Stillo hanno avuto, pertanto, accesso alla finale al pari di Manuel Cortesi, a cui è bastato il 12° di ieri in sella a PC Sliderina For Me per ottenere il pass per l’ultimo atto, che vedrà 20 binomi ai nastri di partenza. Soltanto Gennaro Lendi, 11° oggi con 218.0 punti su Spat Lopsail Bar, non è riuscito a qualificarsi per la finale nonostante l’ottima prova sfoderata sulla pista americana. Ma ora per l’Italia si aprono possibili scenari da podio con 4 binomi su 20 pronti a lottare per le medaglie.

Primo podio, intanto, anche per il grand prix dressage, che ha vissuto l’ultimo atto della prova a squadre, contraddistinto dal dominio annunciato della Germania, letteralmente imbattibile e medaglia d’oro senza avversari con 242.950 punti complessivi. Al primo posto per ora c’è la tedesca Isabell Werth, che ha totalizzato 84.829 punti in sella a Bella Rose, lasciandosi dietro la superba statunitense Laura Graves, scatenata davanti al pubblico di casa con 81.537 punti su Verdades, e la connazionale Sonke Rothenberger su Cosmo con 81.444 punti. La Germania, però, ha approfittato della profondità della sua rosa. E con Werth e Rothenberger sono salite sul gradino più alto del podio anche Jessica von Bredow Wrendl su TSF Dalera BB e Dorothee Schneider su Sammy Davis Jr.

La medaglia d’oro più scontata del torneo, pertanto, è andata alla Germania, che si è imposta davanti agli USA, abili nell’approfittare della giornata di grazia di Laura Graves e nel chiudere al secondo posto con 233.136 punti, e alla Gran Bretagna, che si gode il rientro in grande stile di Charlotte Dujardin, abile nel portare a casa 77.764 punti su Mount St John Freestyle e nel consentire alla sua squadra di chiudere con 229.628 punti, meno di due decimi meglio della Svezia, ai piedi del podio con 229.456 punti. In casa Italia, intanto, Riccardo Sanavio con Glock’s Federleicht ha concluso al 34° posto con 69.658 punti, sfiorando l’accesso alla finale, aperta ai primi 30 della classifica.

Bene anche Pietro Sandei, attualmente 11° su Rubis de Prere con 30.5 pn nella prima parte della prova di dressage, un punteggio che lo tiene a contatto con i migliori e che proietta l’Italia in buona posizione nella prova a squadre di completo, nonostante una prestazione non eccelsa da parte di Pietro Roman, soltanto 33° nel dressage con 37.0 punti negativi in sella a Barraduff, in attesa dell’entrata in scena di Stefano Brecciaroli, Arianna Schivo e Simone Sordi. L’Italia per ora è decima nella classifica che vede il Belgio in prima posizione davanti alla Germania, che ha trovato una splendida protagonista in Julia Krajewski in sella a Chipmunk FRH, nettamente al comando con 19.9 pn. Ma i pezzi da novanta scenderanno in pista oggi. E anche la Francia può ancora nutrire importanti ambizioni nella prova a squadre che qualifica anche i primi sei team per Tokyo 2020.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: FISE

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