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Equitazione, Mondiali 2018: i favoriti del completo. Sandra Auffarth punta al bis iridato, la Francia in cerca del doppio oro

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Michael Jung non sarà ai Mondiali. Un’assenza pesantissima condiziona i pronostici in vista dei World Equestrian Games 2018 di Tryon (USA), che perdono il miglior interprete internazionale del completo, disciplina in cui il fuoriclasse tedesco domina ormai da anni. Al suo posto la Germania ha convocato Sandra Auffarth, da qualche tempo meno performante del solito ma dotata di classe e talento per primeggiare. Basti pensare al trionfo ai Mondiali 2014, quando la sua performance fantastica nel dressage, nel cross country e nel salto ostacoli le è valsa una strepitosa medaglia d’oro individuale proprio davanti a Jung, insieme al quale ha poi piazzato la doppietta con il successo nella gara a squadre. La compagine teutonica, in ogni caso, potrà far leva anche sul talento di Ingrid Klimke, capace di trionfare agli Europei 2017 di Strzegom e di sorprendere i suoi più quotati connazionali. A lei spetta indubbiamente il ruolo di outsider di lusso.

Ma a fare la voce grossa potrebbe essere anche la Francia, che finora ha spadroneggiato nella FEI Nations Cup con quattro vittorie in altrettante gare a squadre e che punta su un gruppo giovane, compatto e talentuoso, che si stringe intorno alla classe di Maxime Livio, potenziale favorito per la vittoria nella gara individuale. Con lui ci saranno anche Donatien Schauly, Astier Nicholas e Karim Florent Laghouag, tre atleti che hanno dimostrato di sapersi esaltare nelle prove a squadre. La sfida tra Germania e Francia dovrebbe monopolizzare sia la prova individuale sia quella dedicata ai team che si cimenteranno nel dressage, nel cross country e nel salto ostacoli. In questo contesto, però, non saranno da sottovalutare l’Australia di Shane Rose, bronzo olimpico in carica, la Gran Bretagna di Tina Cook, che quattro anni fa riuscì a salire sul secondo gradino del podio nella gara a squadre, e l’Olanda, che proverà a far leva su un gruppo equilibrato e compatto per confermare lo splendido terzo posto del 2014.

E poi c’è l’Italia, che ambisce a rientrare tra le migliori sei. Un’impresa complessa ma non impossibile per una squadra che punta sul talento di Pietro Roman e sui progressi di Arianna Schivo per produrre lo slancio decisivo e per spiccare il volo verso Tokyo 2020 con due anni di anticipo.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: FEI

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