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Ciclismo, Mondiali 2018: il ruolo di Fabio Aru. Possibile fuga da lontano o ‘lavoro sporco’: il sardo saprà rendersi utile

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Sono praticamente scelti gli uomini del Mondiale di Innsbruck, per quanto riguarda la prova in linea di domenica 30 settembre, per la nazionale italiana guidata da Davide Cassani. Sette su otto corridori sono sulla carta ufficializzati, resta un ultimo ballottaggio. Al via da titolare ci sarà quasi certamente anche Fabio Aru: nonostante i tantissimi problemi di questo 2018 l’ex campione d’Italia vestirà la maglia azzurra per dare supporto ai capitani Vincenzo Nibali e Gianni Moscon.

Appare infatti improbabile che l’uomo della UAE Emirates riesca a trovare la gamba giusta per poter recitare un ruolo da protagonista sul durissimo percorso austriaco. Da mesi era indicato come la seconda scelta alle spalle dell’altro isolano Nibali, ma purtroppo gli eventi di questi ultime settimane non hanno favorito la sua posizione. Al Giro d’Italia era andato in difficoltà sin dall’inizio, essendo addirittura costretto al ritiro. Alla Vuelta di Spagna sembra poter puntare in alto, invece non ne ha avute e si è arreso dopo la prima settimana, pur concludendo la corsa.

Quale sarà dunque il ruolo del sardo nella prova iridata di domenica prossima? Partirà da comprimario, dovrà dare sicuramente una mano alla nazionale: il gruppo tricolore sarà certamente molto affiatato. Possibile che venga lanciato in fuga da lontano, per far lavorare le altre squadre e magari spaventarle. Gli toccherà comunque un lavoro sporco tanti chilometri al vento per favorire i capitani.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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