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Nuoto, Europei 2018: Simona Quadarella nuova dominatrice del mezzofondo europeo

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Gli addetti ai lavori lo avevano predetto: i progressi fatti da Simona Quadarella la porteranno lontano e così è stato8’16″35, il record italiano “gommato” di Alessia Filippi messo in soffitta e soprattutto un oro continentale vinto d’autorità negli 800 stile libero. Una gara in progressione, costruendo il suo vantaggio metro dopo metro, e tenendo un ritmo insostenibile per le altre. E così il trionfo si è compiuto nella vasca di Glasgow, sede della rassegna continentale natatoria.

Quel tempo, il settimo mai nuotato al mondo, rappresenta un’assicurazione, non una promessa, per il successo di un’atleta che oggi può ritenersi campionessa, perché i grandi vincono come ha fatto lei. Ora non si vuol esagerare coi toni perché l’entusiasmo è molto ma i secondi tolti al personale e quella nuotata così efficace, a creare un margine infinito, sono stati il suggello di una ragazza che oggi è completamente sbocciata.

Se infatti, a Budapest nel 2017, con quel bronzo iridato nei 1500 stile libero aveva stupito tutti, oggi, da favorita insieme alla tedesca Koehler, ha risposto presente con personalità mentre la teutonica è affondata nelle sedici vasche. L’interpretazione della Quadarella è stata ai limiti della perfezione, suddividendo questo 800 sl in parti uguali: 4’08” nei primi 400 metri e 4’08” nei secondi.

Le grida di tensione e di entusiasmo di Christian Minotti, suo allenatore, a bordo vasca rappresentavano il quadro della situazione. Lui che, da atleta, ha portato a casa dei metalli importanti nel fondo in piscina, sa cosa voglia dire faticare ogni giorno per raggiungere un traguardo. Simona, il suo, l’ha raggiunto ma è solo il primo di molti altri perché essere campioni è anche non accontentarsi mai e si può ben sperare che questa ragazza non si accontenterà.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Diego Gasperoni

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    5 Agosto 2018 at 09:00

    Molto contento per questa ragazza, sempre più forte gara dopo gara.
    8’23 in batteria e 8’16 in finale, l’ho visto fare da poche, soprattutto negli ultimi anni.
    La concorrenza non manca di certo con la Kesely giovanissima e già molto competitiva , ma intanto la Quadarella ha la possibilità di crescere ancora.
    Ricordo molto bene le critiche ingiustificate nel 2016, quando a 17 anni non riuscì a qualificarsi per i Giochi negli 800, e c’era già chi la considerava una nuotatrice che non sarebbe stata in grado di migliorarsi molto, un po’ come capitava per tanti juniores azzurri.
    Anche la Federazione non l’ha tenuta in grande considerazione, non portandola ai mondiali in corta dello stesso anno, che meritava.
    E continua, come alcuni giornali e siti, a considerarla come una delle tante nuotatrici italiane, quando invece è fino a questo momento la nuotatrice azzurro numero uno del quadriennio (200 stile libero di Pellegrini a parte).

    Insieme a Pellegrini e Filippi è la sola ad aver vinto un oro europeo individuale in lunga, dopo essere stata la sola medagliata mondiale individuale in vasca da 50, con le due citate più Vigarani e Calligaris.
    Spero si dia il giusto merito a lei e al suo allenatore.

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