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Nuoto, Europei 2018: oro, oro, oro. I fuochi d’artificio di un’Italia impressionante. Verso le Olimpiadi con basi solidissime

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Oro, oro, oro. Una valanga dorata si è abbattuta sulla piscina di Glasgow per merito dei nuotatori azzurri che, in quest’ultima giornata di gare, hanno sciorinato prestazioni di livello altissimo, dimostrando ancora una volta una grande profondità di squadra. Fino a qualche anno fa si diceva, a ragion veduta, che questa compagine fosse dipendente dalle sue punte: Gregorio Paltrinieri, Federica Pellegrini e, nell’ultimo biennio, Gabriele Detti.

ITALIA SENZA LE SOLITE PUNTE – Nella rassegna continentale di Glasgow l’Italia, sposando una terminologia calcistica, ha giocato con il falso nueve, non potendo contare sull’efficienza degli atleti migliori: Detti a casa per infortunio, Paltrinieri malato e a mezzo servizio in Scozia e Pellegrini in un anno di transizione. Doveva essere, quindi, la manifestazione del nuovo che avanza, dei giovani e di un livello medio in evoluzione. Dal punto di vista statistico lo si può ritenere un campionato europeo trionfale.

I NUMERI – Il bilancio è di 22 medaglie (6-5-11), quattro in più di Debrecen 2012 (6-8-4), l’edizione in cui l’Italia salì più volte sul podio, il terzo posto nel medagliere e il secondo nella classifica a punti per nazioni dietro alla Russia. Ben 44 le presenze in finale considerate anche le staffette, con 14 record italiani, un primato italiano cadetti, 2 juniores, 2 migliori prestazioni in tessuto e 42 primati personali (fonte fin). Dati che parlano chiaro su cosa sia stata questa rassegna continentale.

LA MENTALITA’ VINCENTE – A Glasgow le consacrazioni non sono mancate: Margherita vittoriosa nei 200 dorso, la tripletta d’oro di Simona Quadarella nello stile libero (400-800-1500), il successo di Alessandro Miressi nei 100 stile libero e i due argenti di Ilaria Cusinato. Una varietà di prestazioni, corredata alla qualità dei tempi ottenuti. Tante emozioni dettate da un cambio di passo dal punto di vista della mentalità, in cui si affronta la gara con la consapevolezza di potercela fare e non con la paura di sentirsi sconfitto/a in partenza.

Al di là di tutti i dati è questo l’aspetto su cui si può avere fiducia, consci del fatto che coi rientri di Detti ed anche di Nicolò Martinenghi la compagine azzurra sarà ancora più forte.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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