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Ciclismo su pista, Dino Salvoldi: “Italia senza dimora. Emigreremo per preparare le Olimpiadi. Con le ragazze un grande futuro”

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L’Italia del ciclismo su pista continua a mietere grandi successi come hanno dimostrato i brillanti risultati ottenuti ai recenti Europei di Glasgow e c’è anche un settore giovanile in grande fermento capace di brillare ai Mondiali juniores sotto la spinta di Vittoria Guazzini. Il settore è in grande salute nonostante l’assenza di un impianto in cui potersi allenare viste le problematiche della struttura di Montichiari che è stata chiusa momentaneamente e che verrà ristrutturata, non riaprendo però primo dell’autunno 2019.

Un’Italia senza fissa dimora come ha ribadito il DT Dino Salvoldi che nelle ultime settimane ha portato le sue ragazze sulla pista di Fiorenzuola: “Lì là pista è all’aperto, esposta al vento, misura 400 metri ed è in cimento. Ad Aigle si gira su un anello di 200 metri, in legno e al coperto. Le condizioni sono completamente diverse: più che di un’alternativa si è trattato di un ripiego d’emergenza“.

Il faro del settore femminile non si abbatte e ha già studiato delle soluzioni per l’imminente futuro come ha dichiarato a Tuttosport: “Emigreremo per preparare le qualificazioni olimpiche. Io ho già predisposto un programma di raduni e allenamenti fino ai Mondiali di febbraio. Spero ci accettino ad Aigle, in Svizzera. La chiusura della pista di Montichiari provocherà i danni maggiori sulle juniores: sono ragazze che vanno a scuola, non possono venire 3 giorni ogni 10 ad allenarsi in Svizzera. E dovremo ridurre il numero di atleti e atlete convocati, perché stare in raduno in Svizzera ha costi maggiori rispetto a Montichiari“.

Si parla tanto negli ultimi giorni di Vittoria Guazzini che ha conquistato tre ori iridati di categoria: “Oltre alla pista, credo che possa fare bene anche nella crono ai Mondiali di Innsbruck su strada. Si esprime molto bene contro il tempo e il percorso le si addice”. E poi una promessa: “Con queste ragazze il ciclismo italiano può proiettarsi nel futuro. Non solo a Tokyo 2020, ma anche a Parigi 2024 e Los Angeles 2028“.

 





Foto: Twitter Federciclismo

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