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Ciclismo, Davide Cassani: “Il Mondiale? Confido nelle doti di recupero e nel carattere di Nibali”

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Sabato 25 agosto scatterà da Malaga la 73esima edizione della Vuelta a España, terza delle grandi corse a tappe in programma. Tre settimane impegnative che metteranno a dura prova le gambe dei corridori. Osservato speciale sarà Vincenzo Nibali, reduce dal terribile incidente al Tour de France nel corso dell’ascesa dell’Alpe d’Huez. Un Nibali che sta cercando di recuperare, sperando di trovare la miglior condizione. Ci conta anche il ct Davide Cassani che, dopo il trionfo continentale di Matteo Trentin a Glasgow, ha nel mirino anche il Mondiale di Innsbruck (domenica 30 settembre). Su un tracciato così duro, un Nibali al top potrebbe puntare al successo finale ma ora c’è un punto interrogativo.

Caduta del siciliano, originata dall’eccessiva confusione in strada e dalle intemperanze del pubblico: “E’ cambiato il tifo. Nella massa degli appassionati ci sono purtroppo anche gli esibizionisti. Rincorrono i corridori, li affiancano, li sbilanciano, lanciano fumogeni, fanno carnevalate. E’ inaccettabile. Sputi, ceffoni, spinte…Il ciclismo dovrebbe restare una grande festa popolare, una festa in strada…Il problema è che in una tappa come quella dell’Alpe d’Huez ci si è trovati difronte a un evento talmente grosso quanto difficile da controllare. Sul doping presunto di Froome, penso che oggi i controlli siano migliori rispetto al passato. Anzi, proprio per questo il ciclismo è tra gli sport più puliti da questo punto di vista“, ha dichiarato Cassani, intervistato da Il Fatto Quotidiano.

Il ct dell’Italia entra nel dettaglio per quanto riguarda il discorso “doping”: “Nel caso di Froome, parliamo di salbutamolo, ossia di una sostanza che si può prendere, sia pure in dosi controllate: l’Uci non poteva sospenderlo neanche in via cautelare, sino a quando non venisse dimostrato l’abuso. Era il Tour che non lo voleva, ma Froome è riuscito a dimostrare che la concentrazione di salbutamolo da assumere cambia in base alla disidratazione“. Venendo a Nibali, il 57enne nativo di Faenza non vuol fasciarsi la testa prima di essersela rotta, consapevole però delle difficoltà ma confidando nelle doti dello “Squalo” in vista della rassegna iridata: “So bene che questo delle condizioni di Vincenzo è sicuramente un problema, ma io confido nelle sue doti di recupero e nel suo carattere. Non posso nascondere che abbiamo alcune difficoltà: il percorso durissimo e spettacolare di Innsbruck vede favoriti proprio i grandi rivali di Nibali. Temo il francese Alaphilippe, Valverde e Quintana. Bisogna poi capire quanto potrà resistere Sagan che per me è un fuoriclasse”.

 





(foto OASport)

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