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Atletica, Diamond League Zurigo: Elena Vallortigara e Alessia Trost si fermano a 1,85 nel salto in alto. Conseslus Kipruto vince con una scarpa sola nei 3000 siepi!

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Allo stadio Letzigrund di Zurigo (Svizzera) va in archivio la prima delle due giornate di finali di Diamond League di atletica leggera. In palio ai vincitori di ciascuna delle sedici specialità in programma, oltre al prestigioso trofeo, un compenso economico di 50.000 dollari.

Nel salto in alto femminile deludono le italiane Elena Vallortigara e Alessia Trost, entrambe non oltre l’asticella di 1,85 m: la prima, quinta ma con ambizioni ben diverse alla vigilia, compie un percorso netto sulle prime due misure, ma incappa in tre “x” nell’altezza tabù di 1,90 m, la stessa che l’ha esclusa in finale agli Europei di Berlino; la friulana invece commette un errore già al primo salto della gara, chiudendo in decima posizione. Come facilmente pronosticabile, l’altista di origine russa Mariya Lasitskene conquista il diamante saltando oltre 1,97 m. Alle sue spalle Yuliya Levchenko (Ucraina) in 1,94 m e la tedesca Marie-Laurence Jungfleisch in 1,90 m.

Il vincitore della prova sui 400 m ostacoli viene decretato al photofinish. L’atleta delle Isole Vergini Kyron McMaster (48.08 il suo tempo) precede con una scarpa slacciata il norvegese Karsten Warholm per soli due centesimi. Completa la top-3 il turco Yasmani Copello in 48.73, mentre José Bencosme (sesto) compie il giro di pista in un discreto 50.01.

E’ la serata del “Cenerentolo” Conseslus Kipruto: il keniano, nonostante una scarpa persa mentre percorreva i 3000 m siepi, riesce a portare a casa il trofeo fermando il cronometro in 8:10.15. Beffato per 4 centesimi Soufiane El Bakkali (Marocco), più attardato lo statunitense Evan Jager, terzo col tempo di 8:13.22.

Inserita nel programma del Weltklasse ma non interna alla competizione del diamante la staffetta 4×100 donne, con il quartetto italiano costituito da Audrey Alloh, Johanelis Herrera, Gloria Hooper e Irene Siragusa che chiude in quinta posizione davanti alla Giamaica (44.13 il crono delle azzurre). La Gran Bretagna brucia nel rettilineo finale le elvetiche, padrone di casa, grazie alla strepitosa progressione di Dina Asher-Smith. Bronzo alla rappresentativa della Germania.

Tanta attesa per il turco Ramil Guliyev nei 200 m uomini, intento a sconfiggere il record europeo di Pietro Mennea (19.72) che rimane in piedi dal 1979. Il campione del Mondo in carica rimane piantato negli ultimi 50 m, consegnando il successo allo statunitense Noah Lyles col riferimento cronometrico di 19.67 secondi. La medaglia d’oro nella rassegna continentale di Berlino chiude alle spalle di quest’ultimo con il tempo di 19.98. Sopra il muro dei 20 secondi, comunque al terzo posto, Jereem Richards (Trindad e Tobago, 20.04 all’arrivo).

Domani la Diamond League 2018 chiude i battenti con le ultime 16 finali in programma a Bruxelles (Belgio). Di seguito i risultati delle altre specialità svolte nella serata di Zurigo:

SALTO TRIPLO FEMMINILE – Tre atlete racchiuse in meno di dieci centimetri. La spunta la colombiana Catherine Ibarguen (14,56 m) per un nulla sulle giamaicane Shanieka Ricketts (14,55) e Kimberly Williams (14,47).

LANCIO DEL GIAVELLOTTO FEMMINILE – Il premio va alla bielorussa Tatsiana Khaladovich, che per un solo centimetro non tocca quota 67 metri. In seconda posizione Liu Shiying (Cina) con la misura di 66 metri netti, alle sue spalle Kara Winger (Stati Uniti) che non va oltre i 64,75 m.

GETTO DEL PESO MASCHILE – Il neozelandese Thomas Walsh (22,60 m) si mette alle spalle gli statunitensi Darrell Hill (record stagionale e vicinissimo al primato personale) e Ryan Crouser, rispettivamente a 20 e 42 centimetri di distanza dalla misura vincente.

800 METRI FEMMINILE – La sudafricana Caster Semenya non smentisce le aspettative e domina sul doppio giro di pista fermando il cronometro in 1:55.27. Alle sue spalle la statunitense Ajee Wilson (1:57.86) e la giamaicana Natoya Goule (1:58.49).

100 METRI FEMMINILE – Una delle gare più incerte tra quelle disputate allo stadio Letzigrund. Festeggia la Costa d’Avorio, con entrambe le atlete partecipanti sul podio: la più veloce è Murielle Ahourè, che conquista il diamante grazie al tempo di 11.01, in terza posizione Marie-Josèe Ta Lou (11.10). In mezzo la britannica campionessa d’Europa in carina Dina Asher-Smith (11.08).

1500 METRI MASCHILE – Testa a testa fino all’ultimo giro tra i keniani Timothy Cheriyot e Elijam Motonei Manangoi, con quest’ultimo costretto ad arrendersi a 200 m dal traguardo, rischiando di farsi superare da Ayanleh Souleiman (Gibuti). Il vincitore della competizione del diamante taglia la linea d’arrivo in 3:30.27, il connazionale chiude in 3:31.16, 8 centesimi in meno del terzo posto.

400 METRI OSTACOLI FEMMINILE – Doppietta per la nazionale statunitense: Dalilah Muhammad si avvicina al proprio primato stagionale chiudendo la prova in 53.88, davanti a Shamier Little (54.21). A completare il podio la giamaicana Janieve Russel (54.38).

SALTO CON L’ASTA FEMMINILE – Le prime tre fanno il vuoto rispetto alle altre partecipanti. Finale avvincente, in cui ha la meglio Katerina Stefanidi (Grecia), capace di superare al primo tentativo i 4,87 m di altezza (season best). La statunitense Sandi Morris chiude in seconda posizione grazie alla misura di 4,82 m riuscita al primo salto. In terza posizione l’atleta di origine russa Anzhelika Sidorova, anche lei oltrepassando i 4,82 m, ma all’ultima chance.

SALTO IN LUNGO MASCHILE – Si decide tutto all’ultima rotazione. Il sudafricano Luvo Manyonga beffa il connazionale Ruswail Samaai per 4 centimetri. Dopo aver saltato il quarto tentativo e senza migliorarsi al quinto, il campione del Mondo in carica atterra a 8,36 m di distanza al sesto salto. Completa la top-3 l’australiano Henry Frayne in 8,16 m.





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luca.montanari@oasport.it

Foto: Denis Kuvaev / Shutterstock.com

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