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Ciclismo

Tour de France 2018: Vincenzo Nibali, obiettivo podio. Nessuno è completo come lo Squalo. E su questo percorso…

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Ogni volta che si appiccica un numero sulla schiena lo fa per vincere, ogni volta che monta in sella punta al bersaglio grosso, ogni volta che si presenta in gara vuole dare spettacolo e fare la differenza mettendo in strada tutta la sua classe proverbiale, il suo estro infinito, la sua fantasia sbarazzina, il suo talento sopraffino. Vincenzo Nibali sarà assoluto protagonista al Tour de France che scatterà sabato 7 luglio dalla Vandea: da vero Squalo è pronto per entusiasmare e incantare, proverà ad azzannare la quotatissima concorrenza con cui si dovrà cimentare, a partire dal discusso Chris Froome appena assolto per la celebre non negatività al salbutamolo riscontrata durante l’ultima Vuelta di Spagna (che il keniano bianco ha vinto proprio davanti all’italiano).

Il capitano della Bahrain Merida punta quantomeno al podio ma il sogno è quello di rivivere le emozioni del 2014, di ripercorrere le orme di quella fantastica edizione della Grande Boucle quando con una cavalcata leggendaria riuscì a conquistare la maglia gialla e a festeggiare all’ombra dell’Arco di Trionfo a Parigi. La missione è assolutamente alla portata del faro del ciclismo italiano che sicuramente non si accontenterà di entrare in top3 ma che punterà a un bis vertiginoso che soltanto stelle del firmamento azzurro come Gino Bartali, Fausto Coppi e Ottavio Bottecchia hanno realizzato nella storia.

Alla partenza della Grande Boucle, lo Squalo sarà uno degli uomini più completi: fortissimo in salita, il migliore in assoluto in discesa, quello più capace di inventarsi azioni inverosimili e inattese dagli avversari. L’unico tallone d’Achille sono le cronometro dove potrebbe pagare dazio nei confronti degli specialisti, Chris Froome su tutti. Questo percorso così variegato, però, calza a pennello al siciliano: dovrà cercare di difendersi al meglio nella prima settimana con la prova contro il tempo a squadre e l’ostico Mur de Bretagne, poi potrà scatenarsi prima sul pavé (ricordando l’azione memorabile di quattro anni fa con la quale ipotecò il successo finale) e poi tra Alpi e Pirenei dove è chiamato seriamente a fare la differenza. Tutta l’Italia si stringe attorno al suo punto di riferimento sperando di rivivere le emozioni di quattro anni fa…

 





Foto: © UnipublicPhotogomez-Sport

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