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Calcio

Pagelle Costa Rica-Serbia 1-0. Milinkovic-Savic una spanna sopra tutti, patisce la difesa nordamericana

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Diamo i voti al match tra Costa Rica e Serbia, partita dei Mondiali 2018. La rete decisiva realizzata su punizione da Kolarov, ma è Milinkovc-Savic il protagonista di una nazionale che ha vinto meritatamente contro i nordamericani.

COSTA RICA

Keylor NAVAS: 6,5. Riflessi pronti sulle due occasioni di Milinkovic-Savic, non ha paura di uscire con i guanti su calcio d’angolo e sui cross rasoterra. Nulla da fare sul gol di Kolarov

Jhonny ACOSTA: 5,5. In netta difficoltà da quando Kolarov inizia a spingere sulla fascia. Cerca comunque di evitare ulteriori reti facili degli avversari

Giancarlo GONZALEZ: 6. Due occasioni ghiotte sopra la sua testa nei primi dieci minuti della partita: la prima troppo centrale, la seconda colpita male con la nuca. Patisce come tutti i suoi compagni gli inserimenti del numero 20 serbo.

Oscar DUARTE: 5,5. In sofferenza dalla seconda metà del match quando la Serbia aumenta il ritmo. Per lui, come per tutti i compagni di reparto, si notano i limiti della difesa della squadra

Cristian GAMBOA: 5,5. A metà campo nè lui nè il compagno Borges sanno impostare a dovere in cabina di regia, preferendo far partire il gioco dal più esperto Bryan Ruiz.

Gelso BORGES: 5,5. Stessa motivazione del compagno di squadra. Non basta il sacrificarsi in difesa per ottenere la sufficienza. Fortunatamente l’ingresso in campo di Bolanos cambia le cose in fase offensiva.

David GUZMAN: 5. Commette il fallo su Milinkovic-Savic, con annesso cartellino giallo, che comporta il gol su punizione di Kolarov. Un’evidente mazzata psicologica, dato che per il resto dell’incontro non commette più nulla di positivo. (DAL 73′ Daniel COLINDRES: s.v.)

Francisco CALVO: 6. Protagonista nel finale del primo tempo con qualche giocata personale, poi anche lui scompare nel secondo tempo: la squadra preferisce affidarsi ad un più pimpante Bolanos.

Bryan RUIZ: 6. Tecnicamente il migliore della sua squadra. Lancia spesso in contropiede il centravanti nel primo tempo. Nella ripresa va in supporto a Bolanos, più fresco e con maggior inventiva.

Johan VENEGAS: 5,5. A differenza del compagno di reparto, non incide in fase offensiva e preferisce l’uno contro uno piuttosto che cercare gli inserimenti del compagno di squadra. (DAL 60′ Christian BOLANOS: 6,5. Entra in campo per svolgere quello che il suo sostituto non ha effettuato. In partita sin dal primo minuto, al suo ingresso cambia l’inerzia del match. Un peccato non averlo visto sul terreno di gioco da titolare)

Marco UREÑA: 6. Mette in mostra le proprie doti da scattista. Quando i compagni lo servono con un passaggio filtrante il numero 21 costaricano supera in velocità la difesa balcanica. Tuttavia, spesso il centravanti si incarta palla al piede e non trova la luce per tirare nello specchio della porta. (DAL 67′ Joel CAMPBELL: 6. Qualitativamente migliore del giocatore che sostituisce, ma manca il guizzo in area di rigore).

All. Oscar Antonio Ramirez Hernandez: 5,5. Il fatto che non abbia giocato dal primo minuto Bolanos è un grande rimpianto, probabilmente sarebbero cambiate le sorti della partita.

SERBIA

Vladimir STOJKOVIC: 6. Impegnato soprattutto nei primi giri di lancetta, ma mai costretto a grandi parate. Nel secondo tempo non ricorre a nessun intervento in particolare

Aleksandr KOLAROV: 7. Si fa perdonare con un gol su punizione da manuale dopo i primi 45 minuti in cui avrebbe potuto fare di meglio conoscendo le sue potenzialità. Ad eccezione del primo tempo, una partita degna di uno dei migliori terzini della Serie A.

Dusko TOSIC: 6,5. Lo scontro con Acosta nel primo tempo è l’esempio lampante di quanto questo giocatore si sacrifichi per la propria maglia. Bene in difesa, dove non lascia mai spazio per tirare in porta agli avversari

Nikola MILENKOVIC: 6. Aiutato da Tosic, ma riesce comunque a svolgere in maniera discreta il suo compito. Contrasta i giocatori rivali prima ancora che venisse impegnato l’estremo difensore.

Branislav IVANOVIC: 6,5. Pericolosi i suoi cross quando sono precisi, vedi quello che serve Milinkovic-Savic in acrobazia. In fase difensiva invece riesce a sventare la maggior parte delle minacce di Calvo.

Luka MILIVOJEVIC: 6. Errori grossolani in fase di impostazione, per ben due volte regala il contropiede agli avversari, fortunatamente non decisivi. Migliora nella ripresa anche se non è protagonista

Nemanja MATIC: 5. Meno opaco del compagno di reparto nella prima parte di gara, ma mai incisivo come nella stagione appena conclusa al Manchester United. Perde la testa senza apparente motivo a fine partita, graziato dal direttore di gara

Adem LJAJIC: 5,5. Nei primi 20 minuti della partita è protagonista nelle file della nazionale balcanica in fase offensiva, ma non punge mai quando entra in area di rigore. Poi a poco a poco si spegne, l’allenatore nota ciò e lo fa uscire dal terreno di gioco prima del fischio finale. (DAL 70′ Filip KOSTIC: 6. Un’occasione da rete se la fa procurare grazie al solito Milinkovic-Savic, peccato per non aver trovato lo specchio della porta, ben posizionato)

Sergej MILINKOVIC-SAVIC: 7. Un attaccante aggiunto per tutto il match. La prima grande occasione della Serbia è frutto di un suo grandissimo inserimento. Peccato per la conclusione, centrale e troppo debole. Sarebbe stato un assist perfetto per Mitrovic, se il numero 9 serbo avesse realizzato il gol. In tutti i casi, prestazione nettamente superiore rispetto agli altri 21 in campo.

Dusan TADIC: 5,5. Probabilmente si fa nascondere dal compagno di squadra citato precedentemente. Nel complesso una partita priva di personalità, non intimorisce mai la difesa avversaria. (DALL’ 83′ Antonio RUKAVINA: s.v.)

Aleksandar MITROVIC: 5,5. Primo tempo in cui non crea occasioni da gol, all’ombra del giocatore della Lazio. Ad inizio ripresa si mangia una rete che avrebbe potuto aprire le marcature del match, ma viene ipnotizzato da Navas. Stanco e macchinoso nel finale di gara, viene raggiunto in extremis da Gonzalez quando avrebbe potuto chiudere le sorti dell’incontro. (DAL 90′ Aleksandar PRIJOVIC: 5. Anche lui graziato dalle decisioni arbitrali per uno schiaffo all’avversario a fine partita)

All. Mladen Krstadic: 6. La nazionale ha un punto di riferimento, si è visto. Da rivedere però gli esterni e gli attaccanti, spreconi davanti alla porta (Mitrovic) oppure poco incisivi (Ljajic)

 

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Foto: MediaPictures.pl/Shutterstock.com

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