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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Tom Dumoulin: “Voglio vincere di nuovo, l’anno scorso non è stato un caso. Ottime cronometro. Zoncolan? Non l’ho visto”

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Tom Dumoulin si appresta a difendere la maglia rosa conquistata lo scorso anno a Milano. L’olandese sarà uno dei grandi protagonisti del Giro d’Italia 2018 che scatterà venerdì 4 maggio da Gerusalemme. Il capitano della Sunweb ha rilasciato un’intervista a Marca raccontandosi a tutto tondo in vista della Corsa Rosa.

Nel 2017 Dumoulin sorprese tutti trionfando in maniera inattesa e i suoi ricordi sono indelebili: “Ho imparato molto. Sono state tre settimane molto difficili, ho anche avuto brutte giornate fisicamente e mentalmente ma mi è piaciuto per il 90% mentre solo il 10% era stress. Proprio quella minima percentuale, però, rende la corsa così difficile e allo stesso tempo è proprio per quello che la vittoria è così gratificante. Sono diventato un grande ciclista. Niente è facile nella vita, figuriamoci vincere una grande corsa a tappa“.

L’inizio del 2018, però, è stato davvero problematico per l’olandese:E’ stato diverso dal solito perché ho avuto diversi impegni con i media. Ora sono rilassato e pronto a gareggiare nuovamente al Giro d’Italia. Sono ansioso di poter mostrare a tutti che posso vincere nuovamente, che quello che ho fatto lo scorso anno non è casuale. Quest’inverno ho commesso un errore cercando di fare un ulteriore passo in avanti e di allenarmi ancora più duramente ma forse non è stato corretto. L’anno scorso ho vinto, questa volta devo cercare di mantenere quel livello. Non vedo l’ora che arrivi il Giro“.

Molti ritengono che la Sunweb non sia all’altezza del Team Sky o dell’Astana ma Tom Dumoulin puntualizza: “Siamo stati fantastici l’anno scorso, abbiamo fatto un lavoro incredibile. Ovviamente se abbiamo la metà del budget della Sky non possiamo avere le stesse risorse. In un gruppo di 30 corridori non avremo mai i loro numeri ma sono certo che anche questa volta daremo il massimo. Io cerco di essere rilassato e così deve fare anche la mia squadra, essere l’unico leader può essere un vantaggio ma anche uno svantaggio“.

Il 27enne non ama parlare degli avversari ma naturalmente teme Chris Froome che “ha una squadra davvero molto forte e può controllare la gara“. Sul percorso: “Mi piace. Ci sono due belle cronometro dove poter guadagnare del tempo anche se c’è più montagna rispetto all’anno scorso. Non ho ancora dato un’occhiata allo Zoncolan. Il mio direttore sportivo ha fatto una ricognizione di un paio di tappe alpine, vedremo insieme quali saranno i punti più difficili“.

 





(foto Valerio Origo)

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