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Giro d’Italia 2018, le tappe chiave. Dove potrebbe decidersi la corsa rosa? Zoncolan, Finestre e cronometro sulla strada verso la Rosa

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21 tappe per decidere il vincitore: sarà Chris Froome, per vincere il terzo grande giro consecutivo? O sarà Tom Dumoulin, per confermarsi sul gradino più alto del podio? Oppure Fabio Aru, Thibaut Pinot o Miguel Angel Lopez, scalatori che possono provare a far saltare il banco? Il Giro d’Italia 2018 è aperto a diverse soluzioni e proprio il percorso potrebbe svolgere un ruolo fondamentale in tutto ciò: quali possono essere le frazioni che decideranno la corsa rosa? 

Di fatto, le più importanti e impegnative sembrano tutte concentrate nella seconda parte, anche se nei primi 13 giorni ci saranno diverse frazioni insidiose, anche per i big. Il primo vero punto di svolta, però, sarà lo Zoncolan. La 14esima tappa, con partenza da San Vito al Tagliamento potrebbe dividere mettere fine alla rincorsa di alcuni dei pretendenti alla prima posizione. Pendenze dure al termine di una giornata non facile, il mostro potrebbe realmente essere uno spartiacque molto interessante per tutti. Già in passato su queste pendenze qualcuno è riuscito a fare la differenza, e in questo caso sarà la frazione che aprirà una terza settimana molto dura, posta al penultimo sabato di corsa. 

La seconda frazione su cui ci vogliamo concentrare, e che potrebbe avere un peso specifico fondamentale dal punto di vista tattico, è la cronometro di Trento, con arrivo a Rovereto. Solo una volta superati questi 34 chilometri i corridori si troveranno in un autentico scontro diretto, anche sulle grandi montagne. Pur senza toccare lunghezze eccessive, questa prova contro il tempo ha il potenziale di scavare solchi importanti tra gli specialisti e gli scalatori: un Tom Dumoulin, ad esempio, potrebbe guadagnare anche un paio di minuti, forse qualcosa meno, sul gruppetto dei vari Aru, Pinot e Lopez, mentre un Froome potrebbe limitare i danni. Una volta terminata questa giornata, i corridori saranno chiamati a sedersi e a studiare la classifica: dopo ci saranno solo tre tappe per ribaltare la classifica, con tre arrivi in salita su cui sfidare gli avversari a viso aperto.

Tra queste, come fondamentale, scegliamo la 19esima tappa, arrivo a Bardonecchia: la presenza del Colle delle Finestre, di per sé, spiega questa predilezione. Inoltre, la storica salita con la seconda metà in sterrato dista ben 74 chilometri dal traguardo, dalla vetta. Andare in difficoltà su questa ascesa potrebbe portare a perdere anche minuti rispetto agli avversari diretti e potrebbe anche mettere in crisi per l’arrivo del giorno successivo a Cervinia. Molto del Giro d’Italia 2018 passerà da qua, in una giornata che consente di provarci anche sfruttando tattica e squadra, magari mandando all’attacco alcuni compagni già dalla mattina per poi ritrovarseli a fare il ritmo sul Sestriere prima di affrontare la lunga discesa verso Oulx e l’ascesa allo Jafferau, dove è posto l’arrivo. Non decisivo, ma quantomeno determinante ai fini della classifica generale.

 





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Foto LaPresse – Fabio Ferrari / Rcs

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