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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, iniziano le montagne! Etna, Montevergine e Campo Imperatore: arrivano le salite, sarà battaglia

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Dopo le prime tre tappe in Israele, con la cronometro di Gerusalemme che ha creato i primi distacchi in classifica, questa prima settimana di Giro d’Italia 2018 presenta ben tre arrivi in quota: giovedì i corridori scaleranno l’Etna, mentre nelle giornate di sabato e domenica sono previsti gli arrivi di Montevergine e Campo Imperatore: appuntamenti importanti per gli uomini di classifica, chiamati alle prime sfide faccia a faccia nel lungo viaggio verso Roma per la conquista della maglia rosa.

Nonostante la presenza di due cronometro, una già affrontata e una in Trentino nell’ultima settimana, la sensazione è che il Giro d’Italia 2018 si decida in salita: troppe le ascese previste, troppi gli arrivi in quota. Ma soprattutto tanta qualità nelle tappe di montagna, con lo Zoncolanspezzare gli equilibri al termine della seconda settimana e il Colle delle Finestre che offrirà un’occasione perfetta anche per provare ad attaccare da lontano e fare la differenza in maniera netta, anche scavando distacchi importanti. Ecco perché le tre salite che caratterizzeranno questa prima settimana sono importanti: ci daranno l’occasione di valutare la condizione di forma dei protagonisti più attesi e degli uomini di classifica, pur con la consapevolezza che il Giro è lungo e qualcuno potrebbe trovare la forma migliore solo nell’ultima settimana, quella decisiva.

In particolare, Etna e Campo Imperatore sono già salite molto impegnative, mentre è difficile aspettarsi qualcosa da Montevergine, dove i big dovrebbero arrivare tutti assieme o al massimo divisi da pochi secondi. La salita siciliana, invece, sarà affrontata da un versante impervio, che a 5 km dal traguardo prevede anche un lungo tratto sul 13-14%. La pendenza media sui 15 chilometri è del 6,5%, ma sarà già un banco di prova importante al termine di tre giorni molto insidiosi dopo le frazioni di Caltagirone e Santa Ninfa che non possono essere sottovalutate. Stesso discorso per Campo Imperatore (ultimi 5 km al 9% di pendenza media), erta che arriva al termine di una giornata estenuante con un dislivello che potrebbe rimanere nelle gambe dei corridori. Forse lì, per la prima volta, si farà una vera scrematura per provare a capire chi realmente può ambire al successo finale del Giro.





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Foto LaPresse – Fabio Ferrari / Rcs

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