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Ciclismo

Giro d’Italia 2018: Domenico Pozzovivo, che leone! Mette il cuore sullo Zoncolan, il podio diventa possibile!

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La strada si impennava al 22%, le pendenze erano proibitive, la porta dell’Inferno si era spalancata davanti a lui, il rischio di crollare era davvero a un passo ma come un leone indomabile non ha accettato il verdetto, non si è lasciato tentare dalla possibilità di mollare la presa, ha risposto colpo su colpo, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo ed è stato uno dei grandi protagonisti di una giornata che verrà ricordata a lungo da tutti gli amanti del grande ciclismo.

Domenico Pozzovivo ha ruggito con grande coraggio e con ardore sullo Zoncolan, ha saputo reagire nel migliore dei modi all’attacco di Chris Froome e alla progressione di Simon Yates, ha limitato i danni con una classe proverbiale ed è arrivato sul traguardo pagando soltanto una ventina di secondi di distacco dal rinato maestro britannico. Semplicemente è stato commovente e ha ribadito ancora una volta la sua candidatura a un ruolo da protagonista in questo Giro d’Italia: il lucano è riuscito a battere Thibaut Pinot negli ultimi due chilometri dove è sembrato tra i più freschi del lotto ed è salito in terza posizione in classifica generale. A 35 anni sta sognando a occhi aperti e come ha dichiarato lui stesso: “Questa è la volta buona per chiudere tra i migliori 3“.

Spesso sottovalutato e poco considerato, il capitano della Bahrain Merida sta disputando una Corsa Rosa con i fiocchi ed è sempre tra i migliori: vola in salita, è baldanzoso, sempre presente all’appello nelle fasi calde, non si stacca praticamente mai e il minutino abbondante di distacco che accusa dalla maglia rosa è frutto dall’eccezionale stato di forma che sta attraversando Simon Yates. Oggi il Pozzo ha davvero gettato il cuore oltre l’ostacolo, ha dato l’anima e tutto se stesso, il pubblico lo ha apprezzato e lo ha incitato lungo i tornanti del Mostro della Carnia dove si poteva sprofondare in un istante e dove invece lui ha confermato di essere una delle grandi stelle di questo bellissimo Giro d’Italia.

Domenico sta facendo divertire tutta l’Italia, piace per il suo modo di correre, per la grinta e per la caparbietà che mette in ogni frangente. Ci aggrappiamo a lui per tornare sul podio a un anno di distanza dai numeri di Vincenzo Nibali: attualmente è il nostro ciclista di punta per le corse a tappe (Squalo escluso, ovviamente) viste le difficoltà di Fabio Aru. Ora però arriva il difficile: domani la complicata Tolmezzo-Sappada (può inventarsi qualcosa…), poi però bisognerà difendersi nella cronometro di martedì che propone 35 chilometri totalmente piatti tra Trento e Rovereto dove può prendere minuti di distacco da Tom Dumoulin, Simon Yates e soprattutto Chris Froome (che lo insegue minaccioso…). Riuscirà poi a fare la voce grossa nel trittico conclusivo consacrandosi tra Prato Nevoso, Colle delle Finestre e Cervinia? Una Nazione intera lo sta aspettando, stretta attorno a un piccolo gigante che regala tenere emozioni.

 





Foto: Comunicato stampa Team Bahrain-Merida / @BettiniPhoto

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