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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, Chris Froome ribalta tutto. Ma la vittoria sarà sub judice. Incombe il processo doping per il caso salbutamolo

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Chris Froome ha riscritto la storia del ciclismo, è entrato nella leggenda, ha compiuto un’impresa fantasmagorica: questa giornata è già entrata di diritto nel mito del pedale, un uomo di classifica ha attaccato in solitaria a 80 chilometri dal traguardo, sullo sterrato del Colle delle Finestre, dove soltanto le Aquile riescono a osare così tanto. Il britannico doveva inventarsi qualcosa di inimmaginabile per ribaltare il Giro d’Italia 2018, doveva letteralmente superarsi per recuperare oltre 3 minuti di distacco da Simon Yates e Tom Dumoulin: lo ha fatto grazie a una classe cristallina e a una gamba stupefacente che gli hanno permesso di tagliare il traguardo di Bardonecchia al termine di una fuga encomiabile, per sempre impressa nella mente di tutti gli appassionati.

Il keniano bianco ha indossato il simbolo del primato e domani cercherà di difenderlo nel durissimo tappone finale che porterà il gruppo a Cervinia. Servirà un ultimo sforzo per consacrarsi, per vincere la terza grande corsa a tappe consecutiva (come solo Merckx e Hinault in passato), per diventare il settimo ciclista in grado di conquistare Tour, Giro e Vuelta almeno una volta in carriera. Soltanto domani pomeriggio scopriremo se Chris Froome riuscirà a portare la maglia rosa a Roma ma va assolutamente precisato che l’eventuale successo sarà sub iudice. Tutto infatti dipenderà dal processo per doping che il 33enne dovrà affrontare a causa della non negatività al salbutamolo riscontrata lo scorso anno in Spagna.

Mauro Vegni, Direttore della Corsa Rosa, aveva dichiarato che il nome del vincitore del Giro d’Italia non sarebbe mutato anche in caso di squalifica di Froome ma David Lappartient, Presidente UCI, aveva risposto prontamente affermando che la decisione sarebbe spettata soltanto al Tribunale Antidoping. La sentenza tarda però ad arrivare: i fatti risalgono allo scorso settembre, sono passati otto mesi e non si è ancora giunti a una svolta. Soltanto nei prossimi mesi sapremo se il britannico verrà assolto o se oppure verrà squalificato. La possibilità che gli vengano tolti i successi alla Vuelta 2017 e quello al Giro 2018 (se arriverà) è comunque concreta, la classifica della Corsa Rosa sarà sub iudice…

 





Foto: POOL LUCA BETTINI /LaPresse – Comunicato Rcs

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    25 Maggio 2018 at 17:52

    Prima del processo doping incombe la tappa di domani.

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