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Ginnastica, Carlotta Ferlito e il ritorno ai vertici: il coraggio di riprovarci dopo le Olimpiadi 2016, si punta in alto

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Carlotta Ferlito è sulla strada giusta per tornare a competere ai massimi livelli. La siciliana aveva disputato le Olimpiadi di Rio 2016 e poi si era presa un meritato periodo di riposo anche se non si era tirata indietro agli Assoluti 2017. In inverno ha partecipato allo show televisivo Dance Dance Dance in coppia con Frank Chamizo (due volte Campione del Mondo di lotta e fresco bronzo europeo nella nuova categoria di peso) e poi è tornata con maggiore convinzione in palestra: non ha abbandonato la ginnastica artistica e ha anzi rilanciato con il desiderio di essere ancora competitiva a certi livelli.

Si è rimboccata le maniche e i risultati si sono già visti nelle ultime settimane: tra il Trofeo di Jesolo e la seconda tappa di Serie A al Forum di Milano, dove è stata applauditissima, si sono già viste delle ottime cose. Sono piaciuti il coraggio di volerci riprovare e la voglia di non mollare, è stata generosa a sacrificarsi ancora una volta in allenamento per recuperare i suoi esercizi alla trave e al corpo libero: è ancora lontana dai suoi massimi livelli ma le prestazioni esibite nel capoluogo meneghino sono già positive (13.050 alla trave con 5.2 alla trave e tanta espressività al corpo libero dove si è spinta fino a 13.500).

In laguna aveva commesso alcuni errori dovuti anche alla lunga assenze dalle gare, nel giro di tre settimane sono già state sistemate tante cose e si può guardare al futuro con grande ottimismo. Si dovrà passare dall’ultima tappa di Serie A il prossimo 9 giugno a Torino, sempre con il body della Gal Lissone, poi si vola verso gli Assoluti di Riccione a luglio con il sogno di tornare a rivestire il body azzurro in campo internazionale dopo due anni da Rio: i Giochi del Mediterraneo a fine giugno, gli Europei di Glasgow ad agosto e i Mondiali di Doha a ottobre. Le occasioni non mancheranno, la strada da specialista tra 10cm e quadrato è quella corretta anche perché il sogno della terza Olimpiade in carriera non è così impossibile nelle vesti di individualista.

 





(foto Giorgia Urbani)

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