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Moto3, GP Americhe 2018: sarà ancora Jorge Martin contro Aron Canet? Tocca agli italiani rovinare la festa spagnola

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Terzo appuntamento del Motomondiale. Sul circuito di Austin va in scena il GP delle Americhe. In Moto3 le attenzioni sono tutte per due spagnoli, Aron Canet e Jorge Martin. Sono stati loro i protagonisti, nel bene e nel male, di questo avvio di stagione, che li vede come principali favoriti per il titolo mondiale. Toccherà agli italiani rovinargli la festa.

MARTIN VS. CANET – Sarà il duello principale anche ad Austin. È Canet a guidare il Mondiale, con 10 punti di vantaggio sul connazionale, proprio per gentile omaggio di quest’ultimo in Argentina. I due partivano affiancati, prima che Martin, dopo il giro di ricognizione, decidesse di rientrare per montare le gomme slick. Una decisione rischiosa, che se solo il pilota del team Gresini avesse anticipato gli avrebbe consentito di giocarsi la vittoria: Jorge, infatti, è stato l’unico a sfruttare appieno le gomme da asciutto sull’asfalto umido, risalendo dalle retrovie fino all’11° posto e riuscendo quanto meno a limitare i danni. L’azzardo ci ha confermato la forza di Martin ma ha consentito a Canet, secondo, di prendersi la testa della classifica. Gli manca ancora la vittoria quest’anno, chance che avrà ad Austin, su un circuito sul quale lo scorso anno stava dominando, prima di stendersi e lasciare strada a Fenati.

ITALIANI ALL’ATTACCO – Toccherà agli italiani, dicevamo. La gara di Termas de Río Hondo ci ha consegnato un grande Marco Bezzecchi, alla prima vittoria in carriera e ora terzo in classifica. E che vittoria: il riminese ha fatto gara solitaria, mostrandosi veloce ma anche maturo nel gestire il calo della mescola da bagnato nella parte finale. Bezzecchi ci riproverà ad Austin, ma chiaramente non sarà il solo, perché anche Fabio Di Giannantonio ha la moto per puntare al podio. La continuità è stata invece la chiave fin qui per Niccolò Antonelli e Lorenzo Dalla Porta, al contrario di Enea Bastianini, bravo in ogni caso a centrare il quarto posto in Argentina per riscattare l’uscita del Qatar. Il suo obiettivo, dichiarato, è quello di lottare per il titolo per cui non sono consentiti altri passi falsi. Riscatto sarà la parole d’ordine di Andrea Migno e soprattutto Tony Arbolino, che a Termas de Río Hondo si è bruciato la chance di partire in pole con l’azzardo nella scelta della gomma.

TEAM SKY – Un discorso a parte lo merita il Team Sky VR46. Le ambizioni erano alte, altissime, ma i primi due appuntamenti hanno a dir poco deluso le aspettative. A Losail sia Nicolò Bulega che Dennis Foggia non erano mai stati della partita e così è stato anche in Argentina per il 18enne emiliano, che ha posto fine con un ritiro (il secondo della stagione) a un weekend da dimenticare in cui non è mai stato in grado di girare con i migliori. Meglio stava andando al talentino romano, in lotta nel gruppo che si giocava il podio ma caduto sul più bello. Zero punti con tre ritiri in due gare: fare peggio ad Austin sarà veramente difficile.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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