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Giro d’Italia 2018, Davide Formolo all’esame di maturità. E’ davvero un corridore da Grandi Giri?

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Nonostante la faccia da eterno bambino Davide Formolo sta maturando. Forse senza accelerazioni improvvise, senza lampi a ciel sereno, ma con costanza. E si presenterà al Giro d’Italia 2018 dopo una prima parte di stagione molto solida e soprattutto dopo una Liegi-Bastogne-Liegi corsa da assoluto protagonista per la seconda volta consecutiva.

Passato nell’inverno alla BORA hansgrohe, Formolo sembra aver fatto un bel salto di qualità. Nei 10 sia all’Abu Dhabi Tour che alla Tirreno-Adriatico (mentre non ha finito il Giro di Catalogna), come detto poco fa ha dimostrato di avere una gran gamba anche alla Doyenne, che al momento potrebbe sembrare la corsa in cui si trova meglio in assoluto visto e considerato anche quanto fatto 12 mesi fa. Con queste premesse si schiererà al via del Giro d’Italia 2018, la quinta corsa di tre settimane della carriera, il quarto Giro. Dopo aver chiuso due volte a ridosso dei 30 nel 2015 e nel 2016, lo scorso anno ha chiuso decimo, pur con un quarto d’ora di ritardo da Tom Dumoulin. 

L’obiettivo, per questo 2018, non può essere quello di vincere, probabilmente, ma di dimostrare di potersi giocare il podio in un futuro più o meno prossimo. Fino ad ora ha faticato a tenere il ritmo dei migliori nelle tappe più impegnative e a cronometro, deficit che di fatto non gli ha mai permesso di lottare per le primissime posizioni. Ha talento e l’ha dimostrato, ora si tratta di capire come coltivarlo: nelle Classiche potrebbe essere limitato alla sola Liegi e al Lombardia, mentre nei grandi giri potrebbe trovare terreno più adatto alle sue caratteristiche da scalatore moderno, con oltre 1 metro e 80 di altezza. Nel prossimo mese Formolo può capire cosa diventerà da grande: a 25 anni ha ancora tempo, ma è importante anche raccogliere risultati che possano dare maggiore fiducia in ottica futura. Solo la strada, dunque, potrà dare una risposta univoca ad un quesito altimetri difficile da decifrare. 





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Foto: © BORA – hansgrohe / Bettiniphoto, comunicato stampa BORA – hansgrohe

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