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Ginnastica, Trofeo di Jesolo 2018: Emma Malabuyo vince il Dragone, Russia la gara a squadre. Italia fallosa, Basile la migliore davanti a Mori, ritorna Ferlito

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Spettacolo doveva essere e ovviamente la Classicissima non ha deluso le aspettative. Il Trofeo di Jesolo 2018 di ginnastica artistica ha incantato la folla accorsa al PalaArrex che ha potuto gustarsi lo show di alcune delle migliori interpreti mondiali della Polvere di Magnesio: la laguna ci restituisce una classifica di assoluto spessore ed esercizi comunque pregevoli anche se siamo soltanto all’inizio di una stagione asfissiante che culminerà ad ottobre con i Mondiali di Doha.

La statunitense Emma Malabuyo ha alzato al cielo il Dragone succedendo così nell’albo d’oro a Ragan Smith, Gabby Douglas e Simone Biles: il trionfo odierno sarà di buon auspicio come per gli altri fenomeni a stelle e strisce che hanno poi vinto Mondiali e Olimpiadi? La 15enne di Mountain View, alla prima vera uscita internazionale da senior, è riuscita subire a fare saltare il banco e si è imposta con 55.868 grazie soprattutto a un bel 14.267 alla trave e al 14.467 con il doppio avvitamento al volteggio, da non sottovalutare il 13.867 al corpo libero. L’allieva di Kim Zmeskal, che lo scorso anno concluse al terzo posto tra le juniores, ha rifilato sette decimi di distacco alla favorita connazionale Ragan Smith (55.166): la bella bionda era al grande rientro in gara dopo l’infortunio patito durante il riscaldamento dei Mondiali quando era la grande favorita per la conquista della medaglia d’oro nel concorso generale individuale, oggi si è dovuta accontentare della piazza d’onore a causa di uno stato di forma non ancora eccellente (12.933 in apertura al corpo libero, 13.800 con un solo avvitamento al volteggio). Sul terzo gradino del podio la russa Anastasia Iliankova (54.567) che ha preceduto la ben più quotata Angelina Melnikova (54.250, caduta alle parallele e solo 12.800 alla trave, non basta il 14.600 al volteggio). La migliore delle italiane è stata Martina Basile (decima con 52.024), tredicesima la capitana Lara Mori (51.899), 17esima Desiree Carofiglio (50.766), Sara Berardinelli 19esima (50.333), Giada Grisetti 21esima (50.233).

La gara a squadre è stata vinta dalla Russia davanti al Brasile e all’Italia. Gli USA, infatti, non erano presenti con la squadra nazionale visto che manca una direzione tecnica dopo le dimissioni di Valeri Liukin e il noto scandalo abusi sessuali. Tutto facile dunque per Melnikova e compagne che sono riuscite a battere le sudamericane guidate da Flavia Saraiva e dall’eterna Jade Barbora, le azzurre si lasciano sì alle spalle una fallosa Cina e la nobile decaduta Romania ma la gara è purtroppo stata condizionata da diversi errori e cadute.

Martina Basile è stata come detto la migliore: 12.867 alle parallele, un paio di squilibri sulla trave (12.700), 12.567 con un corpo libero un po’ spezzato e chiusura con un ottimo 13.900 al volteggio dove ha eseguito un avvitamento e mezzo. Lara Mori tornava in gara dopo l’uscita in Coppa del Mondo a Doha, ha ricoperto il ruolo da capitana come le è capitato spesso nell’ultimo anno, il suo carisma non è mai mancato anche se ci sono state alcune sbavature qua e là (13.600 con un avvitamento al volteggio, triplo avvitamento fuori pedana per un 12.533 al corpo libero, 12.833 alla trave causa qualche sbilanciamento e un’uscita scarsa in triplo avvitamento, 12.933 alle parallele). Desiree Carofiglio era attesa dopo le buone prove tra Mondiali e Serie A, purtroppo è caduta alle parallele (12.767) e alla trave, buon 13.200 al corpo libero dove si è distinta con una coreografia ritmata e 14.033 al volteggio come da pronostico. Giada Grisetti era molto attesa alle parallele con il suo nuovo esercizio ma ha mancato un collegamento (13.700 comunque di qualità) poi è caduta due volte alla trave (11.433) e sul doppio carpio al corpo libero (11.633)

Carlotta Ferlito, in pedana da individualista, ha fatto il suo grande ritorno su un palcoscenico internazionale a quasi due anni dalle Olimpiadi di Rio 2016 ma ha purtroppo commesso qualche errore di troppo: al corpo libero ha portato il suo nuovo esercizio ma ha messo le mani a terra sullo Tsukahara in prima diagonale e sul doppio carpio in terza (11.633), alla trave è invece caduta sulla serie acrobatica dietro (11.633). Domani si disputeranno le Finali di Specialità, a breve il quadro delle qualificate.





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