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Milano-Sanremo 2018, lo Squalo arriva da solo! Trionfo epico per Vincenzo Nibali, sempre più nel mito!

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Due volte il Giro d’Italia, un Tour de France, una Vuelta di Spagna, due Giri di Lombardia: arriva un’altra perla per uno dei corridori italiani più forti della storia di questo sport. Vincenzo Nibali con un’azione da fenomeno va a prendersi la Milano-Sanremo 2018: scatto impressionante sul Poggio, cavalcata solitaria verso l’arrivo di Via Roma. Da 12 anni, dalla vittoria di Pozzato, l’Italia non riusciva ad imporsi nella Classicissima di Primavera: a sfatare questo tabù non poteva che essere il più vincente del ciclismo italiano nel Nuovo Millennio. Al termine di una gara tutt’altro che dura, colpita anche dal maltempo nella prima parte, solo un colpaccio poteva evitare la volata: e così è stato.

Consueto inizio di gara, bagnato dalla forte pioggia in quel di Milano: dopo tre chilometri va già via la fuga della prima ora. Sono nove gli uomini all’attacco: Mirco Maestri e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Evgeny Kobernyak (Gazprom – Rusvelo), Guy Sagiv e Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy), Sho Hatsuyama (NIPPO – Vini Fantini – Europa Ovini), Charles Planet (Novo Nordisk), Matteo Bono (UAE Team Emirates) e Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia). Tra loro molti nomi noti, come quelli di Maestri e Bono, in fuga rispettivamente da tre e quattro edizioni consecutive, o Mosca, di recente vincitore della classifica a punti alla Tirreno-Adriatico.

Lo scenario per tre quarti di gara, com’era scontato che fosse, è rimasto sempre lo stesso: il gruppo ad inseguire con le squadre dei favoriti (su tutte la Bora-hansgrohe del campione del mondo Sagan) e i fuggitivi a circa 5-6′ di vantaggio. Il ritmo è cambiato nei pressi dei Capi: il plotone ha aumentato nettamente l’andatura e a poco a poco si è riportato sugli attaccanti. Sul Capo Berta primo corridore in crisi: Marcel Kittel (Katusha-Alpecin), mentre si è sfaldato il gruppo al comando che poche centinaia di metri dopo è stato raggiunto.

Poche scaramucce sulla Cipressa: a dettare il ritmo sono state prima la FDJ, poi il Team Sky, ma nessuno ha provato ad accelerare, anche se si è visto davanti un Vincenzo Nibali in buona forma. Neanche sulla successiva discesa ci sono stati movimenti: il plotone è andato ad altissima velocità verso il Poggio. Poche centinaia di metri prima una caduta clamorosa innescata da Mark Cavendish che ha coinvolto una decina di uomini. Ad attaccare in testa la salita conclusiva è stata la Bahrain-Merida, ma il primo a muoversi è stato il campione tedesco Burghardt: al contrattacco è partito il lussemburghese Jean-Pierre Drucker (BMC). L’azione più spettacolare è stata quella di Krists Neilandts (Israel Cycling Academy) che è stato seguito alla ruota da Vincenzo Nibali: lo Squalo è partito al contrattacco ed è andato via da solo. Una decina di secondi di vantaggio per il siciliano sul gruppo guidato da Daniel Oss (Bora-hansgrohe) in favore di Sagan.

Nella successiva discesa curve splendide da parte di Nibali che ha preso un margine gestibile sul gruppo che non ha trovato una squadra pronta ad organizzarsi per l’inseguimento. A tutta è partito al contrattacco Matteo Trentin (Mitchelton-SCOTT), bell’azione da parte del trentino che sull’Aurelia però ha finito le proprie energie. Chi invece ne aveva ancora è stato lo Squalo dello Stretto: una cronometro individuale negli ultimi due chilometri, con Quick-Step Floors a tutta a lanciare la volata. Il margine negli ultimi 500 metri è stato però rassicurante: braccia al cielo per il fenomeno tricolore, seconda piazza per Caleb Ewan (Mitchelton-SCOTT), primo dei battuti, davanti ad Arnaud Démare (FDJ). Solo sesto il campione del mondo Peter Sagan, ancora una volta deluso sulle strade italiane.

 




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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Valerio Origo

1 Commento

1 Commento

  1. Fabio90

    17 Marzo 2018 at 18:25

    Sottolineamo questa giornata azzurra…strepitosa vittoria di nibali ( anche se mi sono disaffezionato e non poco al ciclismo su strada per ovvi motivi )…grandioso secondo posto di hofer in mezzo a due mostri sacri…ennesima perla di moioli…strepitosa vittoria di fischnaller con tanto di coppa insperata..mettiamoci i podi di basile e beach volley.. altro podio della staffetta donne biathlon…peccato per l’occasione persa per l’italrugby ma almeno hanno emozionato..che gia è tanto. Podio fantastico di de fabiani…lo dico sempre e lo ripeto..la grandezza dell’Italia sta nell’essere competitiva in svariati sport come solo le grandi nazioni riescono a fare

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