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Sci di fondo

Sci di fondo, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018. Skiathlon maschile: Cologna: assalto a Klaebo. Francesco De Fabiani per la sorpresa

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Si apre con l’ultimo Skiathlon della storia (almeno per ora) il programma dello sci di fondo maschile e si preannuncia subito una gara spettacolare e apertissima, con qualche piccola speranza anche per la squadra azzurra di lottare per le posizioni di vertice.

Due i favoriti d’obbligo ma il lotto dei pretendenti al podio è piuttosto lungo e di altissima qualità. Johannes Klaebo vorrà subito mettere in chiaro la sua aspirazione a cannibalizzare gli ori della edizione coreana delle Olimpiadi e la sua vittoria a dicembre sulle nevi di casa a Lillehammer nell’unica gara fin qui disputata con questo format dimostra la propensione del gigante norvegese per la 15 km a tecnica classica+15 km a tecnica libera.

A far saltare il banco, però, proverà il campione olimpico in carico, lo svizzero Dario Cologna, reduce da quattro anni non semplici, con un sacco di problemi fisici ma che sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori (Tour de Ski docet) proprio al momento giusto. L’elvetico cercherà in tutti i modi di evitare la volata, magari provando ad attaccare nelle salite che precedono il rush finale, perché nell’arrivo testa a testa partirebbe battuto. Cologna cercherà di sparigliare le carte prima e a quel punto chi ne avrà dovrà seguirlo.

Tra quelli che non vogliono lasciarsi scappare l’occasione c’è anche Martin Johnsrud Sundby che con i Giochi Olimpici non ha mai avuto un feeling particolare. Il re di Coppa può dire la sua in questo format, così come il francese Maurice Manificat, se non spenderà troppe energie a cercare di restare agganciato ai primi in tecnica classica, il canadese Alex Harvey, spesso protagonista su queste distanze e lo svedese Markus Hellner, che in questa gara fu campione olimpico otto anni fa a Vancouver e che è apparso in crescita di forma nelle ultime uscite.

Non si può scartare a priori il kazako Poltoranin, soprattutto se si presenterà con la stessa condizione di un mese fa, anche se la seconda parte a skating lo penalizza non poco. Occhio anche agli altri due norvegesi (Holund e Krueger?) e, magari,anche a un azzurro, Francesco De Fabiani che, se riuscisse ad unire la prova offerta in tecnica libera a Lillehammer e quella in tecnica classica (con terzo gradino del podio) a Oberstdorf nella 15 km mass start a skating potrebbe anche entrare in gioco per le medaglie: difficile ma non impossibile.

Non lotteranno sicuramente per una medaglia ma, si spera, per un buon piazzamento gli altri tre azzurri al via, la cui presenza è importante anche in prospettiva delle prossime gare. In particolare vorrà testare la condizione Dietmar Noeckler, le cui gare più importanti, staffetta e staffetta sprint, arriveranno nella seconda settimana, così come Giandomenico Salvadori in prospettiva staffetta e desta curiosità la presenza di un outsider come Sergio Rigoni.

 





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