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Sci alpino, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: l’Italia sogna in grande nel gigante femminile. È caccia aperta a Mikaela Shiffrin

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Le donne sono pronte per fare il loro ingresso in scena alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. La prima gara al femminile dello sci alpino è il gigante, in programma nella notte tra domenica e lunedì. L’Italia si gioca già delle carte importanti, con un quartetto di atlete tutte con possibilità di finire sul podio. Tutte, però, dovranno vedersela con la favorita assoluta, Mikaela Shiffrin.

PyeongChang 2018 sembra fatta apposta per essere l’Olimpiade dell’americana, che prenderà parte a tutte e 5 le gare individuali con il chiaro obiettivo di fare en-plein. Le possibilità le ha ma l’ultimo mese ha forse incrinato le certezze della 22enne. Già, perché Mikaela, dopo una stagione praticamente dominata con 10 vittorie e la Coppa di Cristallo già in tasca, arriva a PyeongChang sulla scia di quattro risultati negativi, tra scivolate, inforcate ed un settimo posto a Lenzerheide che non è abbastanza per una campionessa come lei. Shiffrin aprirà il suo filotto di gare proprio con il gigante, la specialità in cui ha più rivali. Ma la stella del Circo Bianco non può che essere la favorita numero uno della vigilia, presentandosi al via con l’intento di mettersi alle spalle la “crisi” e ritornare la Mikaela cannibale e spietata, con il sorriso dei 22 anni ma con la grinta di una veterana.

Ma è la gara dell’Italia ed infatti una delle avversarie principali dell’americana veste d’azzurro. Federica Brignone è stata chiara nel’avvicinamento: “Quattro anni fa ero un’outsider, quest’anno sono una delle migliori e posso giocarmela. Parole che la dicono lunga sul carattere di una sciatrice capace di superare anche la pubalgia che l’ha colpita a fine preparazione, proprio prima di cominciare la stagione. La fiducia, però, è cresciuta, la sciata c’è sempre stata e Federica, forte della vittoria Lienz, si presenta a PyeongChang con intenzioni chiare e precise. Le stesse di Sofia Goggia. Non è la sua specialità preferita e lei stessa ha ammesso di partire da outsider, ma la bergamasca quando si apre il cancelletto non fa distinzioni: scende a tutta, o la va o la spacca. Ed infatti, è stato proprio in questa gara che ha trovato la medaglia mondiale a St. Moritz. L’Italia potrà contare su un poker di tutto rispetto, perché anche Manuela Moelgg può salire sul podio, come ha già fatto nelle prime tre gare stagionali. Il problema al ginocchio che l’ha limitata ultimamente è alle spalle e Manu è pronta a cercare quella medaglia che a 34 anni sarebbe un premio ad una grande carriera. Infine, Marta Bassino: non è stata la stagione che ci si aspettava ma la piemontese si è ritrovata proprio prima dell’appuntamento olimpico. A 21 anni vivrà la sua prima Olimpiade, con la spensieratezza e la determinazione che la sua giovane età comporta.

Italia contro Mikaela Shiffrin, dunque. E invece no, perché ci sono almeno altre due avversarie da tenere d’occhio. Viktoria Rebensburg è la leader della specialità e a Kronplatz è tornata alla vittoria, dopo i due squilli ad inizio stagione. La tedesca è salita di colpi proprio in vista della gara più importante della stagione: ha già due medaglie olimpiche al collo, un oro e un bronzo, proprio in gigante. La specialità preferita anche di Tessa Worley, campionessa del mondo in carica. La stagione della transalpina è stata incentrata sulla gara a cinque cerchi, salendo di tono proprio quando ha cominciato a sentire profumo di Corea. Nessuna è esclusa, però: la norvegese Ragnhild Mowinckel può sorprendere e, perché no, la giovane slovena Meta Hrovat. Un palcoscenico ricco di protagoniste: solo ad una, però, spetterà il ruolo principale, sul gradino più alto del podio.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Fisi-Pentaphoto

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