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Pattinaggio Artistico

Olimpiadi PyeongChang 2018, Carolina Kostner: una leonessa per rimontare, un cigno per volare. Serve l’impresa della Regina per una medaglia

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Ora serve davvero l’impresa, serve la magia della Campionessa, serve l’incantesimo della Regina del Ghiaccio, serve il cuore passionario di una leonessa, serve la classe indiscussa e il talento infinito della più grande pattinatrice che si sia vista alle nostre latitudini. Serve una dei più grandi miracoli sportivi della storia del nostro sport contemporaneo per far saltare il banco e diventare leggenda vivente nell’olimpismo azzurro. Semplicemente abbiamo bisogno di lei, la stella più brillante del nostro firmamento, colei che ci regala emozioni da oltre un decennio, colei che ci fa sempre trattenere il fiato e che non smette mai di stupirci, colei che ci ha fatto esultare, commuovere, piangere, sorridere, fantasticare, volare in alto.

Semplicemente serve Carolina Kostner, la ragazza che rende possibile l’impossibile, la donna che vuole scrivere una nuova pagina da libro Cuore, un’atleta smisurata che ha ancora la voglia, l’ardore e la capacità per salire sul podio a cinque cerchi. Questa notte (ore 05.16) l’altoatesina scenderà sul ghiaccio per tentare una difficilissima caccia alla medaglia alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018: l’azzurra è sesta dopo il programma corto e se davvero vuole mettersi al collo il bronzo, come fece quattro anni fa a Sochi, deve realizzare una complicatissima rimonta. Solo la Carolina Kostner dei giorni migliori, ad esempio quella vista durante il corto dei recenti Europei, può riuscire a convincere la giuria e ribaltare una situazione che dopo l’esibizione dell’altro giorno sembra compromessa. Bisogna solo avere fede e fiducia, crederci fino in fondo, osare e sperare.

La 31enne va a caccia di una medaglia che riscriverebbe tutti i record di longevità nel pattinaggio artistico moderno ma la classifica non è delle migliori. Carolina è sesta, a 5.72 punti dalla canadese Kaetlyn Osmond che attualmente occupa il terzo posto ma in mezzo ci sono anche le giapponesi Satoko Miyahara (a 2.79) e Kaori Sakamoto (ad appena tre centesimi). Naturalmente la lotta per la medaglia d’oro coinvolgerà le due russe Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva. Alle spalle della Campionessa d’Europa e della Campionessa del Mondo c’è dunque solo un posto (salvo cataclismi improbabili): in quattro si contenderanno il terzo gradino del podio.

La nordamericana fa davvero paura, durante il corto è stata praticamente perfetta e ha ottenuto un punteggio che in pochi si aspettavano: reggerà la pressione del momento più importante della carriera? Da annotare che Carolina si esibirà prima di Sakamoto e Osmond, ma dopo Miyahara: l’ordine di salita sul ghiaccio avrà un’importanza determinante perché se l’azzurra dovesse riuscire a essere perfetta (prerogativa essenziale) allora davvero la canadese potrebbe andare in difficoltà psicologica e concedere qualcosa, quel qualcosa che serve per recuperare cinque punti abbondanti e tingersi di gloria.

 

CLICCA QUI PER IL MINISITO SULLE OLIMPIADI INVERNALI DI PYEONGCHANG 2018

 

 





(foto Valerio Origo)

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