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Biathlon, Olimpiadi PyeongChang 2018: le percentuali al poligono delle atlete alla vigilia della mass start. Qualche errore di troppo per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi

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Ultima gara individuale del biathlon femminile alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. La mass start sarà di altissimo livello: 12,5 km sugli sci e quattro poligoni con in pista le migliori 30 atlete tra Coppa del Mondo e rassegna olimpica. Una gara particolare, in cui conterà andare forte, essere precise ma in cui sarà fondamentale il fattore psicologico, nell’uno contro uno.

La favorita si chiama Laura Dahlmeier, che ha vinto sprint e inseguimento ed è stata terza nell’individuale. Oltre ai precedenti, anche per le percentuali: la tedesca sparava con l’89% prima dei Giochi, mentre a PyeongChang sta tenendo l’invidiabile score di 48/50 (96%). Proprio al poligono ha infatti fatto la differenza rispetto alle altre, nonostante le condizioni estreme che hanno messo in difficoltà molte. Il duello sarà tutto con la slovacca Anastasiya Kuzmina, che si comporta diversamente agli spari: qui ha pagato la sua rapidità, adattandosi poco al vento forte, ed ha confermato l’82% (41/50), salendo due volte sul podio.

Non sono state le Olimpiadi di Kaisa Makarainen. La finlandese, leader di Coppa del Mondo, ha nella mass start l’ultima occasione per puntare al podio: le serve aggiustare la mira, però, perché fin qui ha sparato con 38/50 (76%), troppo poco per ambire al top e meno di quanto fa in Coppa (85%). Un discorso valido anche per Darya Domracheva, che qui ha lo stesso score ma che in stagione spara ancora meglio (88%).

La più attesa, però, è la svedese Hanna Oeberg, la sorpresa assoluta dell’individuale in cui ha sbaragliato la concorrenza con lo 0. La 22enne è stata una presenza fissa in top ten anche grazie alle sue percentuali: prima di arrivare in Corea sparava con l’85%, qui ha lo score di 46/50, ovvero il 92%. È migliorata ai Giochi anche la ceca Veronika Vitkova, che dall’83% della vigilia è salita all’86% (43/50), perdendo il podio in inseguimento e individuale (dopo averlo ottenuto nella sprint) proprio al poligono. Altre, invece, sono peggiorate; è il caso della norvegese Marta Olsbu, che dopo l’argento nella sprint (1 errore) è crollata al 76% (38/50), percentuale su cui pesano i 7 bersagli non coperti nell’individuale. Ancora, la francese Justine Braisaz non è mai stata realmente competitiva nelle tre gare fin qui disputate anche per via del 72% che sta tenendo (36/50), meno di quanto fa in stagione (81%).

Alla mass parteciperanno anche Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. Entrambe sparavano con l’88% prima delle Olimpiadi Invernali, mentre a PyeongChang si stanno esprimendo al di sotto di questo dato. Dorothea ha fatto 41/50 (82%) fin qui ma ha ritrovato la mira nell’individuale, in cui ha commesso solo 2 errori sui quattro poligoni, raggiungendo un settimo posto che fa ben sperare in vista della mass e soprattutto delle staffette. Vittozzi, invece, fa leggermente meglio (42/50, 84%): curiosamente, la 23enne ha sbagliato di più proprio nelle gare sui quattro poligoni (4 nell’inseguimento, 3 nell’individuale), quelle a lei più congeniali. Un risultato positivo è possibile per entrambe, ma serve eliminare quell’errore di troppo.

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Nicolò Persico

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