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Ciclismo su pista, Coppa del Mondo 2018: l’Italia si conferma a Minsk, Confalonieri e Paternoster ai vertici

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L’ultima tappa della Coppa del Mondo di ciclismo su pista 2017, che si è svolta a Minsk in Bielorussia, ha dato importanti conferme all’Italia in vista degli ultimi impegni della stagione e dei Mondiali, dove gli azzurri si presenteranno più che mai pronti per fare risultato.

A partire dalle prove dell’inseguimento a squadre, sia maschile che femminile. Entrambi, infatti, hanno vinto la rispettiva Coppa del Mondo, sintomo di una grande costanza e di un ottimo rendimento nel corso di tutta la stagione. La squadra femminile, anche in quest’ultima settimana di competizioni, ha dimostrato di potersi giocare il podio, chiudendo alle spalle degli Stati Uniti, che hanno sfoderato una prestazione sensazionale. Tra gli uomini, invece, è arrivato un sesto posto più che discreto considerando una squadra ampiamente rimaneggiata rispetto a quella che solitamente si impegna in queste prove, con alcuni atleti che sono impegnati nella stagione su strada e di conseguenza non sono stati convocati.

Altre soddisfazioni importanti sono arrivati dal settore delle gare endurance al femminile, specialmente con Maria Giulia Confalonieri e Letizia Paternoster. Nella Madison, le due azzurre hanno vinto al termine di una bellissima sfida con le olandesi Wild e Pieters, non certo le ultime arrivate. Le due squadre hanno dominato la prova rispetto alle altre concorrenti, scambiandosi a più riprese la testa della classifica: è servito l’ultimo sprint a Confalonieri e Paternoster per imporsi, con un solo punto di vantaggio sulle orange. A Tokyo 2020 questa disciplina sarà olimpica e per quanto visto, l’Italia ha già diverse atlete pronte per gareggiare in coppia nell’Americana, garantendosi anche una certa profondità di ricambi. La stessa Confalonieri, inoltre, è salita sul podio anche nella corsa a punti, in questo caso battuta da Kirsten Wild: il secondo posto resta un risultato di prestigio, che conferma le ottime qualità della brianzola in questo genere di competizioni. Un leggero retrogusto di amaro per il convincente quarto posto di Letizia Paternoster nell’Omnium, a due punti dal podio: alle spalle della già citata Wild e di Elinor Barker (superiori alla concorrenza), la statunitense Jennifer Valente l’ha risorpassata all’ultimo sprint della corsa a punti, dopo che la trentina aveva conquistato la terza posizione. In ogni caso, segnali positivi di un livello di competitività sempre più alto.

Per quel che riguarda il settore della velocità, i risultati si sono mantenuti comparabili a quelli del resto della stagione ed è difficile pensare ad un cambiamento in tempi brevi, dato che gli atleti, per quanto di discreto livello, faticano ancora e non poco a questi livelli.





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Foto: Twitter Federciclismo

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