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Tour de Ski Lenzerheide 2018: Sergey Ustiugov piega la resistenza di Federico Pellegrino nella sprint, tra le donne vince la padrona di casa Laurien van der Graaff

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La prima prova del Tour de Ski 2018 prevedeva le sprint maschili e femminili di Lenzerheide in Svizzera. Come consuetudine lo spettacolo ha trionfato con i successi del russo Sergey Ustiugov ed una emozionatissima padrona di casa Laurien van der Graaff che vince per la prima volta in carriera proprio davanti al suo pubblico. Tra gli uomini secondo posto finale per il nostro Federico Pellegrino che nulla ha potuto contro il ritmo di un Ustiugov in stato di grazia, mentre van der Graaff ha saputo emergere contro avversarie ben più abituate di lei alle prime posizioni. Per quanto riguarda gli altri italiani, Maicol Rastelli tra gli uomini, Greta Laurent e Gaia Vuerich si qualificano per la fase ad eliminazione diretta, ma non riescono a superare i quarti di finale. 

GARA UOMINI:

QUARTI DI FINALE:

La prima serie partiva con i russi Sergey Ustiugov e Andrey Larkov, il norvegese Finn Haagen Krogh, lo svedese Calle Halfvarsson, lo statunitense Andrew Newell e il finlandese Ilvo Niskanen. Krogh (in 3:01.24) e Ustiugov (a 9 centesimi) non lasciano scampo agli avversari. Terzo Larkov a 38 centesimi, con Newell a 55 e Niskanen a 64.

Nella seconda batteria toccava al nostro Federico Pellegrino contro il finlandese Ristomatti Hakola, il norvegese Sindre Bjoernstad Skar, lo statunitense Simeon Hamilton, il russo Andrey Melnichenko e il francese Baptiste Gros. Manche dominata da Pellegrino in 3:00.52 che da metà percorso cambia passo e lascia Hakola a 34 centesimi e Hamilton a 56. Fuori Skar, quarto.

La terza manche vedeva ai nastri di partenza il finlandese Martti Jylhae, lo svizzero Jovian Hediger, il russo Alexander Bolshunov, il norvegese Emil Iversen, l’americano Erik Bjornsen e il francese Richard Jouve. Iversen piazza un ottimo 2:57.30 e precede Jouve di 18 centesimi. Terzo è Hediger a 41 centesimi, di un soffio su Bolshunov. Entrambi sono comunque ripescati con lucky loser.

Quarta batteria con gli svizzeri Roman Schaad e Dario Cologna, il francese Lucas Chanavat, il russo Gleb Retivykh, il ceco Michal Novak e lo svedese Marcus Hellner. Passano il turno Chanavat in 2:57.99 e Schaad che si aggiudica il derby elvetico con Cologna per appena 6 centesimi.

Ultima manche con il secondo italiano, Maicol Rastelli, i britannici Andrew Musgrave e Andrew Young, l’austriaco Dominik Baldauf, lo svizzero Roman Furger e il canadese Alex Harvey. Niente da fare per il nostro Rastelli che chiude in ultima posizione, mentre Harvey vince 2:58.87 con 56 centesimi su Young.

SEMIFINALI:

Pellegrino prende parte alla prima semifinale e con una vera e propria “zampata” centra la seconda posizione (a 4 centesimi) alle spalle di Ustiugov (2:56.53) e supera Krogh (a 6 centesimi) proprio sul traguardo. Quarto Hakola ad oltre un secondo, Bolshunov quinto a 1,21. Nella seconda, invece, doppietta francese con Chanavat che, in 3:01.66 precede Jouve di 34 centesimi e Harvey di 35. Krogh e Hakola sono ripescati grazie ai tempi realizzati.

FINALE:

Sergey Ustiugov fa gara di testa e forza i ritmi in maniera pazzesca. Solamente Pellegrino e Chanavat provano a tenere il passo del russo che, sul rettilineo finale cambia nuovamente marcia e lascia il nostro portacolori a 99 centesimi ed il francese a 2,76 secondi. Tutti gli altri accusano ritardi pesanti, Hakola è a quasi 6 secondi, Krogh a 14, Jouve a 21.

GARA DONNE:

QUARTI DI FINALE:

La prima batteria prevedeva le due statunitensi Sophie Caldwell e Rosie Brennan, la svizzera Nathalie von Siebenthal, la tedesca Victoria Carl, la finlandese Aino-Kaisa Saarinen e la norvegese Astrid Uhrenholdt Jacobsen. Passano il turno Caldwell in 3:25.55 davanti a Carl staccata di 21 centesimi. Terza Brennan a 93 centesimi, quarta Saarinen a 1:01.

La seconda manche vedeva al via le due norvegesi Ingvild Flugstad Oestberg e Maiken Caspersen Falla con le due statunitensi Jessica Diggins e Ida Sargent, la tedesca Stefanie Boehler e la nostra Gaia Vuerich. Vince in scioltezza Oestberg in 3:22.84 davanti a Diggins a 52 centesimi. Fuori Falla a 89 centesimi (ma passa il turno come lucky loser). Vuerich chiude quinta a 2:01.

La terza serie partiva con grande incertezza con la svizzera Laurien van der Graaff, la finlandese Mari Laukkanen, l’americana Sadie Bjornsen, la ceca Petra Novakova, la francese Aurore Jean e la norvegese Silije Oeyre Slind. Davanti a tutti van der Graaff in 3:25.88 davanti a Laukkanen a 1,92, terza Bjornsen a 2:06.

La quarta batteria proponeva altre due norvegesi come Tiril Udnes Weng e Kathrine Rolsted Harsem, la svizzera Nadine Faehndrich, la svedese Jennie Oeberg, la tedesca Sandra Ringwald e la finlandese Krista Parmakoski. Sono proprio queste ultime due a passare alla fase successiva staccando Faehndirch di 1,23 e Harsem di 1,24.

L’ultima manche vedeva la seconda nostra rappresentante, Greta Laurent, con la tedesca Hanna Kolb, la russa Natalia Nepryaeva, la finlandese Kerrtu Niskanen, la norvegese Heidi Weng e la svizzera Selina Gasparin. Vince Kolb in 3:22.83 davanti a Nepryaeva a 12 centesimi, mentre Weng è terza a soli 20 centesimi (ma ripescata come lucky loser). Sesta, e ultima, Laurent a 3,71 secondi.

SEMIFINALI:

Nella prima batteria la volata la vince Falla (tempo di 3:23.31) per appena 6 centesimi su Caldwell, mentre Diggins è terza a 7 centesimi, con van der Graaff quarta ad appena 20 centesimi. Equilibrio totale in una prova veramente veloce e combattuta che permette il ripescaggio fino alla quarta posizione. La seconda manche va alla tedesca Ringwald (tempo di 3:24.94) che precede Nepryaeva per appena 7 centesimi, terza Weng a 26 che non riesce nemmeno ad essere ripescata.

FINALE:

L’ultimo atto è una sinfonia della padrona di casa van der Graaff che schianta la resistenza delle avversarie e centra il primo successo in carriera chiudendo in 3:25.84, lasciando Caldwell a 1,42 secondi, quindi Falla a 1,86. Quarta Nepryaeva a 3,17, quinta Diggins a 4,33, lontanissima Ringwald a oltre mezzo minuto.

 

 

QUALIFICAZIONI:

Il miglior tempo tra gli uomini era stato fissato dallo stesso Sergey Ustiugov proprio davanti al nostro Federico Pellegrino staccato di 1,08 secondi, mentre si segnalava Maicol Rastelli in ventunesima posizione a soli 6 secondi dalla vetta. Fuori dai trenta per un soffio (appena 6 centesimi) il nostro Mirco Bertolina, assieme ad elementi di spicco come l’elvetico Gianluca Cologna a 18 centesimi dal russo Andrey Larkov (ultimo dei qualificati), il norvegese Martin Johnsrud Sundby, trentacinquesimo a 39 centesimi, il francese Maurice Manificat, trentaseiesimo, davanti al kazako Alexey Poltoranin. Out gli italiani Francesco De Fabiani (trentottesimo), mentre chiudono ben oltre l’ottantesima posizione Dietmar Noeckler e Giandomenico Salvadori, autori di una prova tutt’altro che soddisfacente. Nelle qualificazioni, dominate per quanto riguarda le donne da Ingvild Oestberg davanti alle americane Jessica Diggins e Sophie Caldwell, si fermano, a sorpresa, la norvegese Mari Elde, trentatreesima e distante pochi centesimi dalla trentesima posizione detenuta dalla svedese Maria Nordstroem, che precede la sua connazionale Thea Krokan Murud. Male anche l’austriaca Teresa Stadlober, appena cinquantesima a 14 secondi dalla prima posizione. Passano il taglio le nostre Greta Laurent (ventunesima) e Gaia Vuerich (ventottesima). Fuori, invece, Lucia Scardoni, trentasettesima a 9.57 dalla vetta (ed a 7 decimi dalla qualificazione), Elisa Brocard (quarantaseiesima) e Giulia Stuerz (cinquantanovesima).





 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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