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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: un poco brillante Paltrinieri in finale nei 1500 sl, Pellegrini in semifinale nei 100 sl, ottimo Sabbioni nei 100 dorso

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Seconda giornata di gare nella Royal Arena di Copenhagen (Danimarca) per gli Europei in vasca corta. Andiamo a raccontarvi quanto avvenuto nelle batterie di questa mattina danese.

200 STILE LIBERO UOMINI

Davvero bravo il giovane Fabio Lombini, classe ’98, entrato in finale con l’ultimo tempo utile di 1’44″64 a 4 centesimi del personale. Una prestazione di grande qualità per lui, frutto di una chiusura nell’ultimo 50 metri da 26″66 che gli ha permesso di risalire la china nell’ultima heat e chiudere terzo alle spalle del britannico Duncan Scott (1’43″16) e dell’irlandese Jordan Sloan (1’43″26). Niente da fare invece per Alessandro Miressi, primo degli esclusi dall’atto conclusivo (1’44″92), e per Filippo Megli (1’45″38), non in grande condizioni in questi Europei avendo nuotato il crono di 1’45″38, di 1″4 più lento rispetto agli Assoluti invernali di Riccione. Ritroveremo dunque questo pomeriggio il lituano Danas Rapsys, velocissimo stamane in 1’41″89, il britannico Scott, l’irlandese Sloan, il russo Krasnykh, l’estone Zirk, l’olandese Stolk, il russo Dovgalyuk ed appunto Lombini

50 FARFALLA DONNE

Sono entrate per poco in semifinale le due azzurre Elena Di Liddo ed Ilaria Bianchi con il 14° e 15° tempo in 26″08 e 26″20. Non certo la distanza che gradisce maggiormente la coppia nostrana, sufficiente però per ritrovarle nel pomeriggio. La sorpresa è stata il non vedere Sarah Sjoestroem in vetta alla graduatoria. La scandinava si è posizionata  “solo” terza nella graduatoria generale (25″47), venendo battuta nella heat finale dalla danese Emilie Beckmann (25″32). La migliore è stata l’olandese Ranomi Kromowidjojo apparsa piuttosto in palla, con il miglior tempo di 25″31.

200 RANA UOMINI

Il russo Kirill Prigoda, argento ieri nei 50 rana alle spalle di un fantastico Fabio Scozzoli, si è messo in evidenza anche nei 200 rana. L’atleta dell’Est, nuotando fino ai 100 metri su tempi da record del mondo, ha concluso la sua prova in 2’03″38 a precedere l’olandese Arno Kamminga (2’03″56) ed il forte tedesco Marco Koch (2’04″62). Niente finale invece per i nostri Nicolò Martinenghi (15° in 2’07″64) e Luca Pizzini (20° in 2’08″56). Da sottolineare comunque che Martinenghi ha stabilito il suo personale migliorando il proprio riscontro di quasi 1″5. In finale dunque Prigoda, Kamminga, Koch, il russo Mikhail Dorinov, lo svedese Erik Persson, l’ungherese David Horvath, l’estone Martin Allikvee ed il teutonic Fabian Scwinghenschloegl.

100 STILE LIBERO DONNE

53″61 per Federica Pellegrini nelle batterie dei 100 stile libero. 25″99 il passaggio ai 50 metri e la chiusura in 27″62 sono valsi alla campionessa di Spinea la qualificazione in semifinale con il 13° tempo nel computo complessivo delle atlete scese in vasca. Una prestazione da interpretare nell’ottica delle gara pomeridiana, nella quale ci vorrà un tempo nettamente migliore per staccare il biglietto per l’atto conclusivo. In vetta alle heat la francese Charlotte Bonnet (52″19) a precedere la svedese Sarah Sjoestroem (52″38) e l’olandese Femke Heemskerk (52″47). In semifinale anche l’altra azzurra Erika Ferraioli (53″53), in grado di essere più rapida della Pellegrini e chiudere in decima piazza nella graduatoria generale. Niente da fare invece per Aglaia Pezzato (24esima in 54″77). Da segnalare nella lotta interna in casa Svezia, l’uscita di scena di Michelle Coleman (terza tra le scandinave).

100 DORSO UOMINI

Molto bene Simone Sabbioni nelle batterie dei 100 dorso. Il romagnolo, esibendo un’ottima prova nell’ultima batteria (vinta in 50″43), ha ottenuto il secondo miglior crono delle batterie alle spalle del russo Kliment Kolesnikov (50″21). La candidatura per una finale da protagonista c’è tutta al cospetto di avversari comunque molto forti come anche il tedesco Christian Diener (50″96). Accede al turno del pomeriggio Lorenzo Mora (16° in 51″75), mentre sono fuori dai giochi Niccolò Bonacchi (51″87) ed il giovane Thomas Ceccon (53″57).

100 MISTI DONNE

Katinka Hosszu ha messo subito le cose in chiaro fin dalle batterie: 56″75 per la campionessa magiara a 2 decimi dal WR da lei detenuto. La solita straordinaria poliedricità della fuoriclasse ungherese ha saputo impressionare anche nella mattinata danese. Una specialità che vedrà il confronto con la svedese Sjoestroem, esibitasi anche su questa distanza nel day-2 (59″46 e 2° tempo per la scandinava). In semifinale avremo anche la nostra Ilaria Cusinato che con il nono tempo di 1’00″70 ben si è comportata, a sorpresa, a rana chiudendo bene a stile libero.

400 MISTI UOMINI

In finale Federico Turrini nell’alternarsi degli stili. Il toscano, non senza fatica, ha chiuso terzo nella propria batteria con il crono di 4’09″20 staccando il biglietto per l’atto conclusivo con la settima prestazione nel computo generale. Decisiva per il toscano, neo capitano della Nazionale, l’ultima frazione a stile libero con la quale è riuscito a recuperare terreno rispetto alla concorrenza. Il “Turro” lo ritroveremo, dunque, insieme all’ungherese Peter Bernek, miglior crono in 4’05″75, al tedesco Philip Heintz (4’06″69), all’ungherese Gergely Gyurta (4’06″94), allo spagnolo Matc Sanchez Torrens (4’07″60), all’ungherese Benjamin Gratz (4’07″76), il tedesco Jacob Heidtman (4’08″04) ed allo spagnolo Joan Luis Pons Ramon (4’09″23).

4X50 MISTA MISTA

Nella prova a squadre ultimo tempo utile (1’40″23) per il quartetto composto da Luca Matthew Spinazzola (23″85), Fabio Scozzoli (26″37), Elena Di Liddo (25″86) e Lucrezia Raco (24″15). Una prestazione non proprio scintillante per la nostra compagine con una formazione, c’è da dire, “rimaneggiata”, che nel pomeriggio verrà cambiata. Heat che hanno riservato l’eliminazione a sorpresa della Russia mentre è stata la Francia a realizzare il miglior riscontro in 1’39″02 a precedere Polonia, Finlandia, Olanda, Bielorussa, Germania, Danimarca e appunto Italia.

1500 STILE LIBERO

Nell’ultima gara del programma, il nostro Gregorio Paltrinieri, in acqua nelle batterie dei suoi 1500 sl, non si è dimostrato così brillante: le sensazioni in vasca non sono parse fantastiche. Nell’ultima batteria, nella quale il campione olimpico ha gareggiato insieme al suo rivale n.1 Mykhailo Romanchuk, l’impressione è stata la seguente: l’ucraino è in forma e spetta a lui il ruolo del favorito avendo chiuso la prova in 14’30″30 (1° tempo), in scioltezza. Solo terzo l’azzurro in 14’34″81, preceduto anche dal francese Damien Joly (2° in 14’34″47). Impressioni negative confermate anche dalle sue parole in zona mista, confidando di non sentirsi bene in acqua. Vedremo se in finale ci sarà un colpo di coda. Atto conclusivo di cui non farà parte Domenico Acerenza (14’47″21), in decima piazza ed out dall’atto conclusivo

 

 

 





 

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Foto: Credit La Presse

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