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Nuoto, Europei Copenhagen 2017: le dichiarazioni dei protagonisti. Pellegrini: “Contenta per l’obiettivo raggiunto”; Paltrinieri: “Non rinnego le mie scelte”

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Una giornata trionfale quella dell’Italia agli Europei 2017 in vasca corta a Copenhagen (Danimarca): 3 argenti e 2 bronzi è il computo complessivo di un day-3 da ricordare. Vale la pena ascoltare le impressioni dei protagonisti.

Partiamo dalla prima finalista della sessione pomeridiana ovvero Federica Pellegrini. Il settimo posto finale dei 100 stile libero è stato accolto con convinzione  dalla veneta che, conscia delle difficoltà, guarda con ottimismo alla nuova sfida della velocità: E’ stata una bella finale. Stiamo parlando della velocità femminile per cui sono contenta di essere entrata in finale. Sapevamo che c’è bisogno di lavorarci ma l’aver fatto parte di una gara di questo livello mi soddisfa”.

E’ stato poi il turno dei due ranisti Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi, entrambi qualificati per la finale di domani e con il primo che punta alla medaglia: Il tempo mi soddisfa, è il mio secondo migliore e sapevo che Prigoda e Peaty erano i favoriti per la vittoria. Per il bronzo siamo in tanti che ce la giocheremo sul 56″alto. Ho risentito un po’ dei 50 rana dei giorni passati ma comunque sto bene”, le parole dell’atleta di Lugo.

Mentre per il classe ’99 varesino, il biglietto per l’atto conclusivo è il primato mondiale giovanile sulla distanza: “Tecnicamente la gara non è stata perfetta ma sono contento di essere entrato in finale e soprattutto dei miei costanti miglioramenti. Rispetto all’anno scorso riesco a gestire queste competizioni internazionali a livello assoluto in modo migliore. Mi aspettavo un livello della rana così alto e questo è uno stimolo per continuare a lavorare”, ha sottolineato il nuotatore lombardo.

Bronzo a sorpresa nella finale dei 200 dorso con il nuovo primato italiano, Margherita Panziera è riuscita finalmente a sbocciare nel contesto internazionale in una gara di grande qualità: “Se mi fosse stato detto l’anno scorso che avrei vinto una medaglia internazionale non ci avrei creduto. Sono contentissima e credo che l’aver disputato gare di Coppa del Mondo mi abbia aiutato a prendere maggior dimestichezza con certi contesti. Non avendo mai fatto parte di una nazionale giovanile, il passaggio improvviso a quella assoluta è stata un colpo”.

L’altro colpo sorprendente della giornata è quello di Ilaria Bianchi, centista purosangue nella farfalla ma a segno nel 200, fatti quasi per gioco. Un’atleta che, senza starci troppo a pensare, gareggia cercando sempre di esprimere il 100%: il risultato è un argento con primato nazionale. Sono sorpresa da questa prestazione. Di solito nell’ultima parte ho sempre sofferto ma stavolta sono riuscita a gestire lo sforzo e lottare spalla a spalla con le altre mi dà adrenalina e mi stimola a tirar fuori il meglio. Vincere una medaglia e fare il record italiano è stato davvero fantastico. Fara i 200 in lunga? Non saprei, lì sono un’altra cosa però io sono una a cui piace variare per cui vedremo…”.

Dopo il disastroso incidente di ieri al via della 4×50 mista mista, Simone Sabbioni è stato in grado di resettare, andando a conquistare il secondo posto nella finale dei 100 dorso, realizzando il nuovo primato italiano: “Non ero arrabbiato per quello che è successo ieri (l’episodio del blocchetto cedevole ndr.). Mi sono divertito come non mai pensando solo a nuotare e dare tutto me stesso. Sono riuscito a migliorarmi di tre decimi e non me l’aspettavo. Il russo era inarrivabile ma io sono davvero felice per quanto sono riuscito a fare“.

Un argento che sa di sconfitta? Non è d’accordo Gregorio Paltrinieri al termine dei 1500 stile libero vinti dall’ucraino Romanchuk davanti al campione olimpico che ha sottolineato:Mi scoccia aver perso lo ammetto ma sono convinto di quel che sto facendo in Australia e che raccoglierò i frutti nel lungo periodo. Lì ho iniziato un nuovo percorso utilie più dal punto di vista personale che tecnico per cui non rinnego niente e vado avanti per la mia strada. Come lo vedo Romanchuk? Dietro (sorride Greg). E’ uno stimolo in più avere un avversario forte per cui in vasca lunga sono convinto di poter fare bene“.

E poi l’ultima medaglia ovvero il bronzo di Luca Dotto nei 50 stile con un personale abbassato sensibilmente: Migliorare di mezzo secondo in un 50 stile libero era un qualcosa di impensabile. Ho nuotato di meno rispetto agli altri e questo ha avuto dei benefici in questa gara. Sono curioso di vedere domani cosa saprò fare nel 100 sl avendo questa velocità di base”.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Credit La Presse

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