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Pattinaggio di figura, Grand Prix 2017: Cappellini-Lanotte in finale, banco di prova prima degli appuntamenti più attesi

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Alla luce di quanto visto in occasione dello Skate America 2017, la partecipazione alla fase finale del Grand Prix di pattinaggio di figura sarà per Anna Cappellini e Luca Lanotte un banco di prova importantissimo in vista degli appuntamenti stagionali più importanti.

Nella tappa americana la coppia azzurra ha subito un brusco passo indietro in termini di punti: il punteggio totale di 181.63 non solo è nettamente inferiore rispetto all’ottimo 186.61 ottenuto nella tappa giapponese del NHK Trophy 2017 disputata ad Osaka, ma è addirittura più basso della prima gara stagionale disputata dalla coppia, L’Ice Star di Minsk, dove gli azzurri avevano raggiunto un totale di 182.43. Tuttavia, Anna e Luca nella short dance hanno conquistato il loro primato personale sulle componenti del programma oltrepassando la soglia dei 36 punti (36.86).

Quali sono le motivazioni di questa frenata? Per quanto riguarda la short dance, hanno fatto molto discutere nell’ambiente le chiamate del pannello tecnico. Basta infatti riguardare la gara per vedere il volto contratto degli atleti italiani seduti al Kiss & Cry dopo il verdetto della giuria. Nonostante la seconda posizione dietro ai fratelli Shibutani sia assolutamente corretta, molti addetti ai lavori e semplici appassionati hanno lamentato una distanza nel punteggio piuttosto esagerata. I sette punti di distacco con la coppia americana sono frutto in particolare di due chiamate del pannello: la sequenza di Rhumba, declassata a livello 1 (ad Osaka la coppia aveva ottenuto livello 3) e la pattern step sequence degradata a livello 2 (contro il livello 4 della tappa giapponese). La valutazione di questi due elementi, nonostante l’ottima esecuzione dei Twizzles e del sollevamento, ha decisamente stroncato il punteggio tecnico degli azzurri, fermo a quota 72.70.

Il programma libero, pattinato con più tensione rispetto agli altri appuntamenti, è stato macchiato da alcune imprecisioni: una su tutte la discesa dal bellissimo sollevamento straight line (degradato a livello 3) e nella hold step sequence diagonale, anche in questo caso di livello 3. Nel punteggio del segmento di 108.93 ben figura il risultato di 54.98 sulle componenti del programma, in netta crescita, come nella short dance, in particolar modo nelle skating skills e nelle transition. I due programmi presentati dalla coppia azzurra restano comunque ben costruiti e molto competitivi. La differenza evidente vista  in occasione dello Skate America con i fratelli Shibutani potrebbe anche essere dettata dalla condizione fisica smagliante dei pattinatori americani, sicuramente più in forma rispetto a Cappellini-Lanotte, indietro nella preparazione a causa dell’infortunio subito da Anna ad inizio stagione.

La qualificazione in finale è in quest’ottica molto importante in quanto consentirà agli atleti allenati da Paola Mezzadri, Marina Zueva e Maurizio Margaglio di affinare gli elementi fallosi, cercando di capire quali sono state le motivazioni che hanno portato il pannello a prendere determinate decisioni. Gli azzurri potranno continuare un importante percorso di preparazione che culminerà, oltre che con le Olimpiadi di PyeongChang 2018, con i Mondiali in programma a Milano nel mese di marzo.





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Immagine: ISU Figure Skating

 

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