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Ciclismo

Giro di Lombardia 2017: Egan Bernal può essere la sorpresa?

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Vent’anni, un Tour de l’Avenir vinto alle spalle e tre stagioni con il Team Sky davanti: Egan Bernal è senza dubbio tra i più talentuosi giovani emergenti del ciclismo mondiale. Un nome di cui si è parlato tanto e bene già negli scorsi anni, che però nell’ultima fase della stagione si è messo in mostra, fino a meritare anche una buona considerazione in vista del Giro di Lombardia, ultima classica monumento della stagione.

Nelle corse di inizio settembre sembrava poter fare quello che voleva in salita, con scatti a ripetizione e prestazioni che hanno giustificato tutta l’attenzione che c’è su questo ragazzo colombiano classe 1997. Corridore di stampo moderno, alto e longilineo, caratteristiche che in futuro potrebbero renderlo perfetto per le grandi corse a tappe. Per ora resta difficile immaginare cosa possa fare al Lombardia, e molto potrebbe dipendere dalla sua prestazione odierna alla Milano-Torino: al Giro dell’Emilia è caduto e potrebbe soffrire un leggero calo delle prestazioni proprio dovuto a quella situazione sfortunata e sicuramente spiacevole.

Il percorso potrebbe essere adatto alle sue caratteristiche, ma sulle sue possibilità di rimanere con i migliori sino alla fine pende la spada di Damocle della distanza e della durezza complessiva della Classica delle Foglie Morte, con i suoi quasi 250 chilometri e un dislivello importante da superare che va a esaltare gli atleti dotati di un ottimo fondo, che solitamente si sviluppa molto oltre i 20 anni. La corsa lombarda, in ogni caso, potrebbe diventare il primo grande palcoscenico per un corridore che nei prossimi anni potrebbe lasciare il segno in maniera indelebile nel mondo del ciclismo.

 

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Foto: yonolatengo _ Flickr

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