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Ciclismo

Vuelta a España 2017: Thomas De Gendt vince in fuga, Contador attacca ancora

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Giro, Tour e Vuelta: Thomas De Gendt, grazie al successo maturato oggi nella 19esima tappa della Vuelta a España 2017 con arrivo a Gijon, ha completato la tripletta di tappe vinte in tutti i grandi giri. E l’ha fatto, ovviamente, in fuga: non il suo marchio di fabbrica vero e proprio, perché si è dovuto accontentare di un arrivo in volata invece della solita passerella solitaria, ma pur sempre una soddisfazione importante per il corridore Lotto Soudal. Nulla di fatto tra gli uomini di classifica nonostante un Alberto Contador sempre arrembante.

Nonostante ci si aspettasse una fuga solo sul primo Gpm di giornata, 19 corridori si sono avvantaggiati nel tratto di pianura precedente. In breve Edward Theuns, Jarlinson Pantano (Trek-Segafredo), Bob Jungels, Matteo Trentin (Quick Step), Nicolas Roche (BMC), Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), Julien Duval (AG2R-La Mondiale), Davide Villella (Cannondale-Drapac), Floris De Tier, Juanjo Lobato (LottoNL-Jumbo), Rui Costa, Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Laurens De Vreese (Astana), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Dani Navarro, Kenneth Vanbilsen (Cofidis), David Arroyo (Caja Rural-Seguros RGA) e Juan Felipe Osorio (Manzana-Postobon) hano guadagnato un paio di minuti sul gruppo, che comunque non ha mollato.

E proprio sulle rampe dell’Alto de la Colladona Carlos Verona (Orica-Scott), Antonio Pedrero, Jose Joaquin Rojas (Movistar Team), Romain Bardet, Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Simon Clarke (Cannondale-Drapac), Antwan Tolhoek e Koen Bouwman (LottoNL-Jumbo) si sono avvantaggiati di forza dal plotone principale, lanciadosi all’inseguimento dei battistrada. Azione che si è conclusa con successo nei tratti successivi, andando a formare un gruppo molto nutrito al comando della gara.

Come di consueto, il Team Sky non si è posto alcun tipo di problema e addirittura ha fatto arrivare il margine a 18′, tanto da costringere l’Astana a mettersi davanti negli ultimi 50 chilometri per difendere la leadership nella classifica a squadre dalla Movistar.

I fuggitivi, entrati nel finale di tappa, hanno perso l’accordo: Garcia Cortina, corridore di casa, ha sfruttato al meglio la situazione e si è avvantaggiato in un tratto mosso, mettendo un minuto tra sé e gli altri compagni d’avventura in vista del Gpm dell’Alto de San Martín de Huerces. Sulle rampe più difficili Romain Bardet è uscito come una fionda dal gruppetto degli inseguitori, riportandosi sull’avversario proprio in vista dello scollinamento e della successiva discesa.

Il poco accordo tra i primi due, però, ha concesso a diversi atleti di rientrare, con un gruppetto che si è accodato alla testa della corsa solo negli ultimissimi chilometri, guidato da Jungels. Roche, che già in precedenza aveva tentato un allungo, ha provato a lanciare una volata troppo lunga: Cortina, che ha trovato altre energie ha lanciato a sua volta lo sprint, prendendo la testa a 100 metri dal traguardo. Dalla sua scia, però, è uscito Thomas De Gendt, che ha ottenuto il successo di giornata davanti a Pantano e allo stesso Garcia Cortina.

Non dimentichiamo, però, il gruppo dei big: oltre un quarto d’oro più indietro rispetto alla testa della corsa, sull’ultima salita, in maniera quasi scontata, ha attaccato Alberto Contador, inizialmente scortato da un compagno della Trek-Segafredo. Inizialmente Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) ha provato a seguirlo, senza mai però arrivare sulla ruota del Pistolero e rimbalzando in gruppo ancora prima dello scollinamento.

Albertino, dopo aver accumulato quasi un minuto di margine secondo quanto segnalato, ha trovato Theuns, che lo ha aiutato in discesa: la loro azione, però, ha perso smalto e il Team Sky, rimasto sempre solido e compatto, è andato a rilevarli ad un paio di chilometri dal traguardo per dirigersi verso l’arrivo in tutta tranquillità.




Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: By Jan Jacob Mekes (Own work) [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons

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