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Motocross, MXGP 2017: basteranno 5 punti ad Assen e per Tony Cairoli sarà nono titolo mondiale

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Lo champagne, per il momento, deve rimanere ancora in ghiaccio, ma potrà essere stappato tra poco. Ad occhio e croce, ed a meno di impronosticabili ribaltoni, sarà Assen, in occasione del GP di Olanda l’appuntamento con la storia per Tony Cairoli. Per il pilota di Patti, infatti, manca solamente la matematica e sarà di nuovo titolo mondiale, il nono in assoluto. A quel punto il numero 222 sarà ad un passo dalla leggenda. A dieci corone iridate, infatti, rimane solo il belga Stefan Everts, l’unico più vincente del nostro portacolori (con, anche, 101 vittorie contro 83).

La tappa americana di Jacksonville, in Florida, poteva essere l’appuntamento ideale per mettere la parola fine a questa lunga cavalcata del campionato MXGP 2017, ma l’olandese Jeffrey Herlings ha deciso di prolungare il discorso fino agli ultimi due appuntamenti. Rimangono da disputarsi solamente il GP di Olanda (che si disputerà ad Assen nel prossimo weekend) e il GP di Francia, a Villars sous Ecot (nel fine settimana del 17 settembre).

Due appuntamenti da vivere senza troppi patemi per il portacolori della KTM, e senza calcolatrice in mano. Sarà sufficiente, infatti, piazzarsi in diciassettesima posizione già nella Gara-1 di Assen e il titolo sarà matematico. Dopo averlo cullato per ben 22 minuti durante la seconda manche di Jacksonville, prima che una scivolata lo costringesse a tornare dietro al rivale diretto olandese.

Facendo tutti i dovuti scongiuri manca poco, pochissimo, e Tony Cairoli sarà il campione del mondo MXGP per la stagione 2017. Un trionfo vero e proprio per un pilota che, a 31 anni, ha raggiunto il pieno della sua maturità e lo sta dimostrando ad ogni gara. Sulle qualità non c’era il minimo dubbio. Che il siciliano sia un fuoriclasse assoluto lo si sapeva già da tempo, ma in questo campionato sta dimostrando di saper sfruttare al meglio l’esperienza.

In diciassette intensissime corse già disputate, infatti, Cairoli ha compiuto pochissimi errori, ha lasciato, anzi, che fossero i suoi rivali diretti ad auto-eliminarsi. Chiedere, per esempio, a Tim Gajser (out per due tappe) come Jeremy van Horebeek o Evgeny Bobryshev. La sua regolarità ha fatto, e sta facendo la differenza. Due vittorie nelle prime cinque uscite, in Qatar ed a Pietramurata, per approcciare nel migliore dei modi a questo 2017.

Successivamente, dopo la vittoria in Germania a maggio, è arrivata l’accelerata decisiva a luglio, con la tripletta Ottobiano, Portogallo e Repubblica Ceca, che gli ha permesso di scavare un solco notevole che, da quel momento in avanti poteva gestire, senza correre ulteriori, ed inutili rischi. Non è andato nel migliore dei modi il primo match point. Per cui sotto con il secondo, domenica, ad Assen. Pronti a tirare fuori lo champagne dal ghiaccio.




 

alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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