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Ginnastica, Mondiali 2017 – Catalina Ponor, l’assalto dell’eterna Campionessa. L’eleganza della Regina vale le medaglie?

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Catalina Ponor è ancora ai blocchi di partenza in una rassegna iridata e si presenta a Montreal (Canada) per dettare legge in coda a una carriera letteralmente monumentale. Ai Mondiali 2017 di ginnastica artistica, infatti, la Divina di Costanza sarà una delle grandi protagoniste e proverà a incantare tutti gli appassionati come ha più volte fatto nella sua vita agonistica. La 30enne rumena è una delle ginnaste più amate dal grande pubblico, un esempio di eleganza e caparbietà, simbolo di una ginnastica basata sull’artisticità e sulla precisione.

Portabandiera della Romania alle Olimpiadi di Rio 2016 (fu l’unica rappresentante nella rassegna a cinque cerchi, il movimento della sua Nazione è in crisi totale e aveva mancato addirittura la qualificazione con la squadra), questa stagione l’ha riportata nuovamente in auge grazie al trionfo sulla trave ottenuto agli Europei di Cluj-Napoca, davanti al proprio pubblico. Quel giorno fu un’autentica apoteosi, un tripudio di bandiere giallo-rosso-blu con la premiazione effettuata dall’idolo Nadia Comaneci che sarà presente anche a Montreal per incoronare la nuova Reginetta del concorso generale. Il quinto titolo continentale sui 10cm (un vero e proprio record) certifica l’attuale stato di forma della Ponor anche se nelle ultime uscite in Coppa del Mondo è stata meno sbalorditiva del solito: troverà sicuramente le motivazioni quando la posta in palio si alzerà in maniera importante.

Parliamo di una ragazza che alle Olimpiadi di Atene 2004 infilò un memorabile tris d’oro (titolo al corpo libero, alla trave e con la squadra), che è ritornata in attività dopo due annunciati ritiri (nel 2007 e post Londra 2012), una ginnasta che ha ottenuto tutto dalla vita ma che non si tira mai indietro e che vuole lottare fino in fondo, un monumento sacro della ginnastica degli ultimi tre lustri.

L’ennesima battaglia della carriera la aspetta per ottenere l’unico alloro che le manca: il titolo mondiale visto che ad Anaheim 2003 si dovette accontentare di tre argenti, seguiti poi da due bronzi tra Melbourne 2005 e Stoccarda 2007. Sarà un osso duro per tutti tra trave (soprattutto) e corpo libero, rivederla ancora una volta in azione rappresenterà indubbiamente un’emozione e lei è pronta a scatenarsi.

 



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1 Commento

1 Commento

  1. cioculetsv

    28 Settembre 2017 at 00:27

    Caro Stefano, grazie per il tuo articolo… Ma… Come ti ho già (parecchie volte) ricordato… La bandiera romena è “blu-giallo-rosso”! Non “giallo-rosso-blu”!
    Coerenza!
    Vanessa Ferrari non è LA STELLA del movimento ginnico bianco-verde-rosso!!!

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