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Formula 1

F1, GP Singapore 2017: le gomme che verranno utilizzate. Tutte le mescole scelte da Ferrari e Mercedes

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Dopo la grande velocità di Spa e Monza il Circus della Formula Uno fa rotta in direzione Singapore dove, dal 15 al 17 settembre, i piloti più veloci del mondo si sfideranno su uno dei tracciati cittadini più caratteristici in calendario. Con le sue 23 curve il Marina Bay Street Circuit obbligherà le scuderie a lavorare molto sulla ricerca del miglior carico aerodinamico possibile per rendere le vetture agili nei tanti cambi di direzione presenti. Un layout che, sulla carta, dovrebbe favorire la Ferrari, assai performante in contesti dove la trazione e la stabilità in frenata sono fattori discriminanti. Va da sé, come al solito, che anche le gomme a disposizione dei team faranno una gran differenza.

Come accaduto l’anno scorso sono state scelte le mescole più morbide (soft, supersoft ed ultrasoft) per affrontare una corsa di 61 giri che, vista la lunghezza del tracciato di 5.065 metri, arriverà quasi al limite delle due ore. Ferrari e Mercedes, come un po’ tutti del resto, hanno privilegiato le gomme a banda viola con la Rossa ancor più aggressiva dei rivali. Sia Sebastian Vettel che Kimi Raikkonen avranno a disposizione 10 set di ultrasoft contro i 9 di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. Una decisione, quella del Cavallino Rampante, di lasciarsi un treno di gomme (ultrasoft) nuovo in più a disposizione nell’ottica della gara (forse) mentre l’unico compound supersoft di Sebastian può dare un’indicazione su quale sia il piano strategico del tedesco, diverso anche dal compagno di squadra Raikkonen (2 soft) e dai rivali Mercedes (Bottas 3 supersoft ed Hamilton 2 supersoft): estremizzare il lavoro con la copertura “viola” in cerca del miglior tempo in qualifica.

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Le soft difficilmente potremmo vederle ma forse le Frecce d’Argento che tanto gradiscono queste gomme potrebbero rischiarle per un’eventuale cambio di strategia. Seb e Lewis si presentano con lo stesso numero di morbide mentre Kimi e Bottas hanno optato per un unico set. In una corsa dove anche l’arrivo della Safety Car è probabile l’eventualità di un rimescolamento di carte, con fermate non preventivate, potrebbe portare le squadre a delle decisioni sorprendenti.

Quella di Singapore è quasi sempre una delle gare più combattute, faticose e  imprevedibili dell’anno, in cui la strategia gioca spesso un ruolo importante per il risultato finale, anche perché è quasi certo l’ingresso della Safety Car. Tradizionalmente, su questo tracciato chi ottiene la pole è avvantaggiato per la vittoria, quindi la qualifica ha un ruolo particolarmente importante. In vista della gara, i team dovranno prestare particolare attenzione ai dati ottenuti nelle prove libere, perché la temperatura asfalto in notturna evolve in modo diverso rispetto a quanto avviene durante il giorno. Capire questo punto sarà la chiave per valutare correttamente i livelli di usura e degrado, e quindi formulare la strategia di gara più efficace”, così il responsabile Car Racing di Pirelli Mario Isola.


Mutamenti strategici strettamente connessi, dunque, alla resa degli pneumatici e l’evoluzione della pista visto che si correrà in notturna. Un aspetto che inciderà sul piano delle temperature ma soprattutto dell’umidità perchè a Marina Bay ci sarà un clima afoso che metterà a dura prova proprio le gomme, in particolare sarà la posteriore sinistra quella più sollecitata. Nel 2016 la strategia vincente fu di due soste, quando buona parte del gruppone aveva optato per tre. E’ evidente che la partita si giocherà sulla minimizzazione del degrado in gara e la ricerca della prestazione assoluta in qualifica che, come detto da Isola, andrà ad influenzare l’andamento della corsa.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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