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Volley, Europei 2017: Italia-Germania 2-3, le pagelle degli azzurri. Giannelli, Lanza e Vettori si accendono, poi manca l’ossigeno

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L’Italia è stata sconfitta dalla Germania per 3-2 all’esordio agli Europei 2017 di volley maschile. La nostra Nazionale ha lottato, si è portata avanti 2-1 ma poi è andata in debito d’ossigeno ed è crollata sotto i colpi di Grozer e Kaliberda: Andrea Giani in panchina ci ha regalato l’ennesimo dispiacere. Di seguito le pagelle degli azzurri guidati da Chicco Blengini.

 

SIMONE GIANNELLI: 6,5. Delizia come sempre in cabina di regia, riesce sempre a trovare i colpi giusti, alterna giustamente Vettori e Lanza, spinge sui centrali quando serve, inventa anche di prima persona. Nel tie-break è però in debito d’ossigeno e manca la lucidità per fare la differenza.

LUCA VETTORI: 6. La sufficienza non si può negare: si inventa cinque punti consecutivi nel finale di secondo set e ci risolleva in un momento critico, incide positivamente anche nel terzo set e il tabellino parla per lui (18 punti, 45% in attacco). Lo avremmo voluto più carico e propositivo anche nel quarto set e durante il tie-break. Ancora alla ricerca della continuità.

FILIPPO LANZA: 6. I due aces consecutivi che creano il solco decisivo nel terzo set e le due bordate filate che chiudono il secondo parziale valgono il prezzo del biglietto ma anche lui si eclissa nel corso della frazione decisiva. Deve essere il nostro leader carismatico e lo è stato per larghi tratti, fin quando la luce si è spenta.

OLEG ANTONOV: 5. Bombardato dal servizio di Grozer e compagni, fatica a dire la sua in ricezione, stenta a riemergere, ci prova con qualche mani fuori ma per questo livello è troppo poco. Chiude in doppia cifra (11) con un basso 38% in attacco.

DANIELE MAZZONE: 6. Buon esordio per il giovane centrale, grande scommessa di Blengini. L’emozione lo frena in avvio, poi ci mette del suo e si fa trovare pronto quando Giannelli lo chiama in causa. Si prende lo sfizio anche di piazzare tre muri e piace per il carattere.

MATTEO PIANO: 5. Il nostro pilastro al centro è un po’ sottotono, si accende soltanto a sprazzi, soffre il gioco di Grozer, gioca anche poco in attacco, commette un importante errore al servizio sul finale di primo set. Da lui è lecito aspettarsi un maggior tasso tecnico.

MASSIMO COLACI: 5,5. Soffre tantissimo le bombe di Grozer e Kaliberda, si sacrifica quando può ma di fronte a certi missili era davvero durissima. Il 45% in ricezione testimonia le sue difficoltà contro gli avversari.

FABIO BALASO: 5,5. Si è alternato con Colaci nel ruolo di libero ma anche lui ha spesso sofferto i violenti attacchi degli avversari, inchinandosi pià volte.

IACOPO BOTTO, FABIO RICCI, LUCA SPIRITO, LUIGI RANDAZZO: S.V. Giocano soltanto alcuni spezzoni di set. Ha debuttato il giovane Spirito per dei turni in battuta, Botto è stata la mossa della disperazione nel primo e quarto set a giochi fatti. Randazzo si è visto a tie-break praticamente indirizzato, Ricci nel quarto set quando la Germania era scappata.

Non entrati: GIULIO SABBI, SIMONE BUTI.




 

(foto CEV)

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