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Nuoto, Energy for Swim: che Gabriele Detti nei 400 stile libero! Federica Pellegrini terza nei 100 sl, bene Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi nei 50 rana

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Veri e propri fuochi d’artificio nella vasca del Foro Italico di Roma in occasione dell’evento-spettacolo Energy for Swim. Una manifestazione che ha avuto per protagoniste le selezioni dell’Italia, dell’Australia, degli Stati Uniti e delle stelle dell’Energy Standard Tea.

Programma che ha avuto inizio con i 400 misti donne e uomini premianti la britannica Hannah Miley (4’38″10) ed il campione del mondo di Budapest Chase Kalisz (4’09″76), gara quest’ultima con protagonista anche Gregorio Paltrinieri nell’insolita veste da mistista. Sesto posto per Greg con il crono di 4’23″16, in acqua per puro di divertimento e contento di gareggiare con gli specialisti della distanza. Paltrinieri che ha terminato la sua prova davanti all’altro azzurro Giacomo Carini, ottavo in 4’31″36. Per quanto concerne la prova femminile Ilaria Cusinato e Sara Franceschi hanno concluso le loro fatiche in sesta (4’45″48) e settima piazza (4’50″59). Tempi da finale di stagione che ci possono stare dato il contesto agonistico.

Subito dopo è stato il momento di Federica Pellegrini e dei suoi 100 stile libero, verrebbe da dire. La specialità, che d’ora in avanti avrà per protagonista la Divina, ha visto l’oro iridato dei 200 sl concludere in terza piazza con il crono di 54″24 nella gara vinta dall’olandese Femke Heemskerk (53″45) a precedere l’australiana Cate Campbell (53″56) ed appunto l’azzurra. Una prima vasca lenta per l’italiana e poi un ritorno da 27″62 hanno consentito alla fuoriclasse tricolore di battere la svedese Michelle Coleman, quarta al tocco finale, avanti per buona parte della gara. Settimo posto invece per una stanca Erika Ferraioli in 55″96. Chi non sa cosa sia la fatica è Chad Le Clos vittorioso nella gara regina, con un signor crono di 48″39, mettendosi alle spalle il campione olimpico di Londra 2012 Nathan Adrian (48″69) e l’australiano, oro a Rio 2016, Kyle Chalmers, ritornato all’agonismo dopo l’operazione al cuore di questo 2017. Discreto il quinto tempo di Marco Orsi in 49″32 mentre l’ottava posizione di Luca Dotto in 49″54 è sintomatica di tutta la fatica dell’atleta italiano.



100 dorso femminili che sono stati pieni di soddisfazione per Margherita Panziera. Dopo una sequenza infinita di 1’01”, l’azzurra riesce ad abbattere questa barriera siglando un più che ottimo 1’00″56. Specialità dominata dall’australiana Emily Seebohm, unica a scendere sotto il limite dei 60″, nuotando un brillantissimo 59″02 ed impressionando per il suo incedere in vasca. Sul versante maschile è il russo, classe 2000, Kliment Kolesnikov a stupire tutti facendo segnare il nuovo primato mondiale junior di 53″35 battendo di due centesimi l’oro a Cinque Cerchi Ryan Murphy ed il fenomeno australiano Mitchell Larkin (53″82). Una prestazione di grande personalità quella del giovane russo. Sesta piazza per l’azzurro Matteo Milli in 55″03 davanti all’altro rappresentante del Bel Paese Matteo Restivo (55″53).

Nei 50 rana Fabio Scozzoli e Nicolò Martinenghi hanno timbrato il cartellino ottenendo il secondo e terzo gradino del podio, rispettivamente in 27″02 e 27″08, a dimostrazione della loro grande consistenza. Il successo è andato al sudafricano Cameron Van der Burgh che in 26″88, esibendo una progressione notevolissima nei secondi 25 metri, ha toccato davanti ai nostri due ragazzi comunque bravissimi. Tra le donne, la lituana Ruta Meilutyte ha posto il proprio sigillo in 30″59 battendo la svedese Jennie Johansson e la nostra Arianna Castiglioni che, nonostante i tanti impegni, è riuscita a siglare un tempo di 30″94 più che ottimo. Quarta piazza per l’altra italiana Martina Carraro in 31″52.

Ancora velocità e non poteva mancare all’appuntamento Sarah Sjoestroem. La svedese, nei 50 farfalla, ha fatto la voce grossa precedendo in 25″79 l’egiziana Farida Osman (25″87), bronzo a sorpresa ai Mondiali in Ungheria, e l’australiana Seebohm (26″62). Quarta e quinta prestazione nella finale per Elena Di Liddo (26″64) ed Ilaria Bianchi (27″07). Nella gara maschile fa valere la legge del più forte Benjamin Proud, oro iridato in carica, che in 23″33 ha messo la mano davanti all’americano Tim Philipps (23″54) ed all’ucraino Andrii Khloptsov (23″63). Quarto crono per Piero Codia (23″74) che dimostra di essere sempre tra i migliori mentre più attardato Matteo Rivolta in 24″34.

Veniamo ai 400 stile libero e qui lo show è stato del signor Gabriele Detti. Stanchissimo e gravato dalla rassegna iridata magiara e la Coppa del mondo, il toscano si è aggiudicato la prova delle otto vasche con il tempo sensazione di 3’44″40 scandendo un passo da 28″ ogni 50m ed impressionando per continuità. Alle sue spalle l’ucraino Mykhaylo Romanchuk che, reduce dal sorprendente argento iridato alla spalle di Paltrinieri, riesce a migliorarsi anche in questa sede siglando l’ottimo crono di 3’45″58. In vasca anche Greg che in 3’50″01 si è classificato quinto dimostrando ancora una volta di gradire poco la distanza. L’attenzione del carpigiano non era certo diretta a questa gara quanto alle prossime Universiadi (19-30 agosto) nelle quali lo vedremo impegnato anche nelle acque libere. Tra le ragazze, la statunitense Leah Smith ha dominato la scena in 4’04″58 ma Simona Quadarella ed Alie Mizzau si sono prese il resto del podio nuotando su ritmi buoni: 4’09″74 per la romana e 4’12″87 per l’altra azzurra.

Nei 100 delfino ancora l’insaziabile Le Clos ha fatto la differenza toccando in 51″45 davanti ad un ottimo Codia (51″56) ed all’americano Tim Phillips (51″60) mentre Rivolta ha toccato la piastra in quinta posizione (53″22). Due vasche della farfalla che al femminile non poteva non non essere territorio di conquista della Sjoestroem, vittoriosa in 57″56 ma decisamente buona la prestazione della Di Liddo (58″14) che ha manifestato segnali di vitalità. Podio anche per la Bianchi, terza in 59″17.

200 rana maschili nei quali Luca Pizzini ha messo in mostra una prova convincente conclusa in seconda posizione, alle spalle dell’atleta stelle e strisce Josh Prenot (2’09″36), in 2’10″90. Una gara regolare per il compagno di allenamenti di Federica Pellegrini, autore di una stagione positiva, mentre Martinenghi ha conquistato il sesto posto in 2’14″01. Tra le donne la migliore è stata l’americana Bethany Galat (2’25″27) che ha piegato le mire di Mary-Sophie Harvey (2’25″37) e della Meilutyte (2’25″62), partita molto forte nella prima parte. Sesta e settima piazza per Giulia Verona e la Carraro.

Infine nelle prove spettacolari della skin race, ovvero una gara ad eliminazione di tre turni da 50 stile libero, sono stati la Sjoestroem ed Adrian a trionfare con Dotto giunto fino alla finalissima contro il forte americano.

RISULTATI COMPLETI

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Diego Gasperoni

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