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Judo, Mondiali 2017: Naohisa Takato ritrova il titolo della categoria 60 kg

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La categoria 60 kg maschile ha assegnato le proprie medaglie iridate nella prima giornata dei Campionati Mondiali di judo 2017, organizzati per la prima volta nella città di Budapest. Campione mondiale nel 2013 e medagliato di bronzo nel 2014, il giapponese Naohisa Takato ritrova il gradino più alto del podio iridato, un anno dopo aver chiuso terzo alle Olimpiadi di Rio 2016. Il ventiquattrenne partiva con tutti i favori del pronostico ed ha risposto presente dominando tutti i suoi incontri, fino alla finale che l’ha visto opposto all’azerbaigiano Orkhan Safarov. Il nipponico ha messo a segno un waza-ari, prima di chiudere la pratica per ippon: Takato succede così al kazako Yeldos Smetov, che si è dovuto accontentare questa volta della settima posizione, dopo essere stato sconfitto dal mongolo Ganbat nei ripescaggi, e completa una prima giornata perfetta per il judo giapponese, dopo l’oro ed il bronzo di Tonaki e Kondo tra le 48 kg. Per Safarov si tratta della seconda medaglia mondiale dopo il bronzo del 2013.

Campione mondiale nel 2014, ma anche due volte quinto, proprio il trentenne mongolo Boldbaatar Ganbat ritrova il podio iridato mettendo a segno un waza-ari su un altro veterano come il ceco Pavel Petřikov, di un anno più anziano. La Mongolia ottiene così una seconda medaglia di giornata dopo l’argento di Urantsetseg Munkhbat tra le 48 kg. L’altra medaglia di bronzo è stata assegnata al termine di una sfida tutta interna alla nazionale uzbeka, dove il più quotato Diyorbek Urozboev ha messo a segno un waza-ari sul connazionale Mukhriddin Tilovov. Da notare che Urozboev aveva eliminato agli ottavi di finale il numero uno del seeding, il georgiano Amiran Papinashvili.

Elios Manzi ha effettuato il suo esordio nella rassegna iridata, affrontando al primo turno il padrone di casa ungherese Csaba Szabó. In vantaggio per due shido a zero, il siciliano è stato costretto al golden score, dove una gestione casalinga delle penalità ha riportato il magiaro in perfetta parità. Alla fine, però, la maggiore attività sul tatami dell’azzurro è stata premiata con un terzo shido risultato fatale per Szabó. Al secondo turno Manzi ha combattuto invece contro il pericoloso kazako Gusman Kyrgyzbayev, che aveva dato una prova della sua grande esplosività mettendo a segno un waza-ari ed un ippon sul francese Cédric Revol. Il judoka asiatico è stato bravo a costringere il siciliano alla resa con una tecnica di strangolamento: per l’azzurro non c’era altra possibilità se non quella di battere la mano sul tatami.

-60 kg
1. TAKATO, Naohisa (JPN)
2. SAFAROV, Orkhan (AZE)
3. GANBAT, Boldbaatar (MGL)
3. UROZBOEV, Diyorbek (UZB)
5. PETRIKOV, Pavel (CZE)
5. TILOVOV, Mukhriddin (UZB)
7. KYRGYZBAYEV, Gusman (KAZ)
7. SMETOV, Yeldos (KAZ)

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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