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Formula 1

F1, GP Monza 2017: le cinque risposte che dovrà darci il GP d’Italia

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Dopo Spa ora tocca a Monza. Nel giro di una settimana il Mondiale di F1 ci presenta le due piste più belle del mondo una dietro l’altra per un campionato che, appuntamento dopo appuntamento, si sta confermando come uno dei più equilibrati, combattuti e di alto livello di sempre. Il GP d’Italia sarà uno snodo di grande importanza in vista del finale di stagione. La Mercedes proverà a sfruttare una pista favorevole per contrastare il leader del Mondiale, Sebastian Vettel, che sarà sospinto da un numerosissimo pubblico tutto per lui. Tra la variante Ascari, i lunghi rettilinei, la Parabolica e la variante della Roggia saranno spalmati tanti spunti di interesse. Andiamo a vedere i più importanti.

 

1 – Lewis Hamilton sarà in grado di sfruttare a suo favore una pista favorevole come Monza?

Arrivato alle vacanze estive con un diavolo per capello dopo aver restituito la posizione a Valtteri Bottas nel finale del GP di Ungheria, Lewis Hamilton faceva affidamento sul ritorno in pista sia per sfogare la rabbia di quei 3 punti “gettati alle ortiche” nella sua ottica, sia perchè sapeva che il calendario avrebbe proposto due gare molto, o quantomeno, decisamente, favorevoli come Spa e Monza. La prima delle due è già andata in archivio con una vittoria, più sofferta del previsto, ma che comunque ha portato 25 punti importanti. La prossima, il GP d’Italia, è alle porte, e l’inglese sa che dovrà sfruttarla a dovere. Se Spa era un tracciato ideale per le Mercedes, Monza, forse, lo è addirittura in misura maggiore. A parte le varianti o chicane (nelle quali la Ferrari potrebbe far valere il suo passo corto) il circuito brianzolo prevede circa il 70% della sua percorrenza a massimo regime di motore. In quanto a Power Unit, com’è ben noto, la Mercedes sa fare la differenza e il vantaggio potrebbe essere notevole. Il tre volte campione del mondo sa perfettamente che, prima di sbarcare a Singapore, non potrà che vincere a Monza. Ogni altro risultato, infatti, sarebbe una doppia sconfitta.

2 – Sebastian Vettel spezzerà il tabù-Monza per la Ferrari?

Negli ultimi 10 anni a Monza la Ferrari ha vinto in una sola occasione, nel 2010, con Fernando Alonso. Basta questo dato per parlare apertamente di “Tabù” nella pista di casa per la scuderia di Maranello. Dopo l’era Michael Schumacher (che vinse sul tracciato brianzolo 5 volte con la “Rossa”, assieme ad una doppietta per Rubens Barrichello) si è aperto, quindi, un periodo di magra per la Ferrari. Le ultime tre edizioni sono state veri e propri domini della Mercedes mentre negli anni precedenti sono arrivate, anche, tre vittorie di Sebastian Vettel, una in Toro Rosso, due con la Red Bull. Numeri che possono fare ben sperare per i tifosi per la scuderia del cavalllino rampante, ma che non rendono più semplice invertire questo trend negativo nel GP di casa. Vettel, oltre al sostegno del pubblico che sarà veramente infuocato, dovrà sfruttare al massimo la sua SF70H. La vettura, che ha messo in mostra segnali esponenziali di crescita anche nei tracciati veloci, dovrà assecondarlo in tutto e per tutto se vorrà avere la meglio di Hamilton. Il motore è stato potenziato, fondo e scarichi sono stati ulteriormente migliorati, ma servirà ancora un “qualcosa in più” per rendere il duello davvero alla pari. Il tedesco è pronto per regalare al popolo ferrarista un trionfo quanto mai atteso, ora tocca al team metterlo nelle condizioni migliori possibili.

3 – Quale seconda guida sarà maggiormente d’aiuto per i compagni di scuderia?

Se Monza si prepara alla sfida senza esclusione di colpi tra Vettel e Hamilton, non dovremo dimenticarci, tuttavia, delle seconde guide, perchè ormai tali sono. Se per Kimi Raikkonen questo “status” era già visibile da tempo, per Valtteri Bottas è arrivata dopo l’opaco quinto posto di Spa che lo ha portato ormai a debita distanza dalla vetta della classifica generale. I loro illustri compagni sperano in una generosa mano dei due finlandesi. Riuscire a frapporsi tra sè e il rivale o inserirsi tra i due litiganti potrebbe essere fondamentale, e non solo a Monza. Sulla carta, come abbiamo detto, il tracciato lombardo dovrebbe favorire la Mercedes, per cui potrebbe essere Bottas a dare una mano maggiore a Hamilton, specialmente pensando alle qualifiche. Starà, dunque, a Raikkonen smentire questa previsione e piazzare la sua Ferrari quanto più vicina possibile al compagno. In questo Mondiale 2017 così combattuto anche questi piccoli, o grandi, particolari, faranno la differenza.




4 – Proseguirà la faida interna in casa Force India?

Avevamo avuto un antipasto a Montreal durante il GP del Canada. Esteban Ocon, alle spalle di Sergio Perez, chiedeva al team di poter sopravanzare il compagno di squadra perchè, a suo dire, disponeva di un ritmo migliore. Il messicano se ne guardò bene di lasciare passare il francese e, in questo modo, oltre ad essere sorpassati da Vettel, iniziarono gli attriti tra i due piloti. Nel GP successivo, a Baku, abbiamo vissuto il secondo capitolo della faida in Force India, con il contatto tra i due alla ripartenza di una delle numerose Safety Car. Perez e Ocon vanno a contatto e sono costrette al ritiro. La temperatura all’interno del team sale a livelli di guardia fino ad arrivare all’esplosione del “duello rusticano” come si è visto a Spa. Contatto subito dopo la partenza, con Perez che manda Ocon a “baciare” il muretto prima dell’Eau Rouge, quindi nuovo incidente con il messicano che, a metà gara, spinge il francese ancora una volta a muro, stavolta Ocon non ci sta, reagisce e con l’ala va a bucare la gomma  del rivale. Una situazione ormai ingestibile e quanto mai rischiosa, visto che i due “amici-nemici” si scontrano ad oltre 300kmh. Una eventualità che potrebbe capitare nuovamente a Monza, tracciato più veloce del calendario. Se non interverrà il team (che ha minacciato di cacciare Perez e Ocon in caso di ulteriori guai) toccherà alla Federazione mettersi in mezzo, perchè le scaramucce in casa Force India non sfocino in qualcosa di ben più grave, sia per loro, sia per il resto del gruppo.

5 – Le qualifiche si confermeranno decisive anche in questa occasione?

Nelle ultime gare chi è partito davanti ha poi vinto la gara. E’ successo due volte a Hamilton (Belgio e Gran Bretagna) ed una a Vettel in Ungheria. Un dato che, ovviamente, si amplierà nel finale della stagione e che risulterà fondamentale per aggiudicare il titolo. Le qualifiche saranno sempre più importanti e, sulla carta, dovrebbero favorire le Mercedes, che al sabato sanno ancora fare la differenza. A Monza, pista nella quale non è semplice sorpassare a dispetto dei lunghi rettilinei, chi saprà centrare la pole avrà ampie chance di vincere il GP d’Italia (meteo permettendo, visto che le previsioni parlano di possibile pioggia in concomitanza con le qualfiche). Lewis Hamilton, poi, quando parte davanti a tutti difficilmente sbaglia. Sette pole quest’anno, cinque vittorie conquistate. Per Seb Vettel invece, due pole e una vittoria, proprio in Ungheria. La Ferrari, proprio per questo, dovrà compiere un ulteriore passo in avanti il sabato, l’ultimo vero e proprio tassello da completare in un puzzle quasi perfetto. Se la Mercedes continuerà a piazzare Hamilton davanti a tutti sarà davvero complicato per Vettel proseguire nel suo sogno iridato.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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