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Calcio, Qualificazioni Mondiali 2018: Spagna-Italia, i precedenti. Agli Europei l’ultimo trionfo azzurro

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Sabato 2 settembre al Santiago Bernabeu va in scena l’ennesimo capitolo della sfida tra Italia e Spagna. Un match importantissimo quello nella capitale iberica, perchè vale molto probabilmente un biglietto per il Mondiale del prossimo anno in Russia. Italia e Spagna arrivano a questo appuntamento a pari punti, ma Sergio Ramos e compagni sono avanti in classifica per differenza reti e anche per questo motivo agli azzurri di Giampiero Ventura serve quasi obbligatoriamente una vittoria.

In totale le sfide tra le due nazionali sono 36, con l’Italia che ha vinto 11 volte contro le 10 della Spagna e con i pareggi che sono stati di conseguenza 15. Una rivalità vissuta soprattutto nel lontano passato con ben tre sfide alle Olimpiadi: il primo vero scontro tra le due squadre avvenne ai Giochi Olimpici del 1920 e furono le “Furie Rosse” ad imporsi per 2-0. Successivamente gli azzurri si imposero nel 1924 e addirittura per 7-1 nel 1928.

Grande protagonista di quel periodo storico fu il mitico portiere spagnolo Ricardo Zamora, a cui è legata un’incredibile vicenda nel quarto di finale del Mondiale del 1934. Dopo l’1-1 della prima sfida e non essendoci tempi supplementari e rigori, si procedette con la ripetizione della partita. Il giorno dopo si tornò, dunque, in campo a Firenze, ma in porta nella Spagna incredibilmente c’era Nogues e non il mitico Zamora, la cui assenza rimarrà per sempre un grande mistero (si pensa a pressioni politiche fasciste). Il gol di Meazza portò gli azzurri in semifinale e poi la squadra di Vittorio Ponzo riuscì a laurearsi Campione del Mondo.

Fino al 1980 non ci sono stati scontri ufficiali, ma solo tante amichevoli ed in una di queste Sandro Salvadore divenne “eroe al contrario”, commettendo due clamorosi autogol che ribaltarono le reti di Anastasi e Riva. Italia e Spagna si sono affrontate poi nell’Europeo italiano del 1980 e a San Siro terminò 0-0; poi furono ancora gli Europei del 1988 a fare da cornice ad un’altra sfida, ma questa volta ci pensò Gianluca Vialli a regalare tre punti alla squadra di Azeglio Vicini.

Si passa poi al Mondiale americano del 1994. Erano i quarti di finale e i gol di Dino e Roberto Baggio trascinarono l’Italia di Sacchi in semifinale. Una partita che verrà ricordata anche per la gomitata di Tassotti nei confronti di Luis Enrique: l’arbitro non prese alcun provvedimento, poi successivamente il difensore del Milan venne squalificato tramite la prova televisiva per otto giornate.

Quella per molto tempo è stata anche l’ultima vittoria della nostra nazionale contro la Spagna in competizioni ufficiali. L’Italia riuscì ad imporsi solamente nel 2011 in amichevole con le reti di Montolivo e Aquilani, ma sono tante le delusioni che le “Furie Rosse” hanno inflitto agli azzurri in quelle stagioni. Nel 2008, ai quarti di finale dell’Europeo in Svizzera e Austria, gli azzurri di Donadoni si arresero solo ai calci di rigore contro una formazione destinata poi a dominare tra Europei e Mondiali. Nell’edizione 2012 le due squadre si affrontarono due volte: nel girone finì 1-1 con le reti di Di Natale e Fabregas, poi la squadra di Prandelli arrivò in finale, ma a Kiev veene spazzata via per 4-0 dalle Furie Rosse. I rigori furono maledetti anche nel 2013 in Confederations Cup, quando fu l’errore di Leonardo Bonucci a condannarci in semifinale.

La serie negativa è stata spezzata nell’ultimo Europeo, quando agli ottavi di finale gli azzurri di Antonio Conte hanno giocato una delle migliori partite degli ultimi anni della nazionale italiana. Ad aprire è stato Giorgio Chiellini mentre a chiudere Graziano Pellé, con l’Italia che si fermerà solo ai calci di rigore nei quarti contro la Germania. L’ultimo precedente risale all’ottobre dell’anno scorso, ovvero la sfida d’andata chiusa sull’1-1 allo Juventus Stadium. Al gol di Vitolo rispose il rigore di Daniele De Rossi. Un risultato che ripetuto al Santiago Bernabeu terrebbe ancora apertissima la lotta per il primo posto, ma a quel punto gli azzurri dovrebbero sperare in un passo falso, molto improbabile, delle Furie Rosse. Sabato servirà dunque una straordinaria impresa.

 

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