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Boxe femminile, Campionati Unione Europea 2017: Irma Testa, il momento della verità verso Tokyo 2020

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Lo scorso anno Irma Testa è diventata la prima atleta italiana di sempre a qualificarsi ad un torneo olimpico di boxe femminile. L’atleta di Torre Annunziata, interprete della categoria 60 kg, ha disputato a Rio de Janeiro due incontri, superando un’atleta decisamente alla portata come l’australiana Shelley Watts, per poi perdere con la futura medagliata d’oro, la francese Estelle Mossely. Una prima esperienza certamente storica, ma che però non può soddisfare un’atleta che, sin dalle categorie giovanili, viene descritta come una predestinata.

Considerando che le qualità pugilistiche di Irma Testa, emerse con le tante vittorie a livello giovanile, restano indubbie, siamo costretti ad affermare che fino ad oggi, tra pressioni eccessive ed una mediatizzazione forse troppo avventata, le premesse non si sono ancora concretizzate: deve essere lei, infatti, a fare tesoro delle prime grandi esperienze a livello senior (i Mondiali e le Olimpiadi dello scorso anno) in vista dei prossimi appuntamenti di una carriera che ha ancora molto da dire, e che dovrebbe portarla a brillare a Tokyo 2020.

Sulla strada verso l’edizione olimpica della capitale nipponica, il primo scoglio da superare è proprio quello dei Campionati dell’Unione Europea, che avranno inizio domani a Cascia. Una grande occasione per combattere, brillare e vincere davanti al pubblico amico. Oltretutto, nella categoria di Irma Testa saranno assenti le due grandi dominatrici degli ultimi anni: la francese Mossely, campionessa olimpica e mondiale in carica, ha partorito proprio in questi giorni, mentre la fuoriclasse irlandese Katie Taylor ha deciso di intraprendere la via del professionismo.

Nella categoria 60 kg, una delle più frequentate e dense di talenti, non mancheranno tuttavia le avversare da tenere d’occhio. Tra queste c’è sicuramente la svedese Agnes Alexiusson, che rifilò una cocente sconfitta all’azzurra al primo incontro della scorsa manifestazione iridata. Non andranno poi sottovalutate due veterane come la bulgara Denitsa Eliseeva e la finlandese Mira Potkonen, medagliata di bronzo a Rio 2016.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: FPI

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