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Nuoto, Mondiali Budapest 2017: Caeleb Dressel un mostro di velocità, Russia che giornata! Italia sesta nella 4×200 sl, eliminati in semifinale Piero Codia, Margherita Panziera e Silvia Di Pietro

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Si è conclusa la sesta giornata, nella Duna Arena di Budapest (Ungheria), della rassegna iridata 2017 di nuoto. Andiamo a raccontarvi cosa è accaduto in vasca nel pomeriggio magiaro.

Finale 100 stile libero donne

Prima finale in programma e primo risultato sorprendente. La grande favorita della vigilia, la svedese Sarah Sjoestroem, subisce una sconfitta inattesa nella gara regina dalla campionessa olimpica Simone Manuel. La statunitense sfrutta un passaggio esagerato della scandinava in 24″75 esibendo una grande seconda vasca da 27″06 e bruciando sul filo di lana la Sjoestroem con il tempo di 52″27 (primato nazionale) contro il 52″31 della nordica. In terza piazza un’ottima Pernilla Blume che vince il confronto per il terzo gradino del podio con l’altra statunitense Mallori Commerford e l’olandese Ranomi Kromowidjojo. Più lontane la canadese Penny Oleksiak e la coppia australiana Bronte Campbell/Emma McKeon.

Finale 200 dorso uomini

E’ un super Evgeny Rylov quello che si impone nella finale dei 200 dorso. Un’azione perentoria quella del russo con subacquee pennellate, andando via nei primi 100 sul passo da record del mondo (54″50). Una gara decisa sul passaggio e a niente serve l’ultimo 50 da 29″04 dell’oro a Cinque Cerchi Ryan Murphy. 1’53″61 è il tempo di Rylov valso il successo ed il nuovo primato europeo davanti al citato Murphy (1’54″21) ed un rimontante Jacob Pebley (Usa) con il tempo di 1’55″06 uscito vittorioso dalla sfida per il podio con l’altro russo Kliment Kolesnikov (1’55″14), autore del nuovo record del mondo junior.

Semifinali 200 dorso donne

Vola letteralmente l’australiana Emily Seebohm nelle semifinali dei 200 dorso donne. 2’05″81 per l’atleta aussie intenzionata domani a porre il proprio sigillo in questo Mondiale. Tuttavia, come accaduto nei 100 dorso, la Seebohm, dovrà fare i conti con la canadese Kylie Masse. L’oro iridato di Budapest, primatista del mondo delle due vasche, chiude la sua prova ad appena 16 centesimi dal crono della rivale e tra 24 ore ne vedremo delle belle. Per la terza piazza sarà lotta serrata ed invitata alla “festa” anche la lady di ferro Katinka Hosszu. Niente da fare per la nostra Margherita Panziera. L’azzurra in quattordicesima piazza nel computo complessivo non è riuscito ad esprimere la stessa brillantezza della batteria, peggiorando di oltre un secondo e chiudendo in 2’10″95.

Semifinali 50 stile libero uomini

E’ un buon Luca Dotto quello che si esibisce nei 50 stile libero. 21″92 per l’azzurro che migliora il suo riscontro delle batterie non sufficiente però per entrare tra i migliori otto. Semifinali, infatti, di un livello incredibile che portano all’esclusione di atleti eccellenti come Nathan Adrian (10° in 21″83), bronzo olimpico in questa specialità, e l’australiano Cameron McEvoy. A prendersi il miglior crono è solito Caeleb Dressel (21″29) che con la sua eccezionale dinamicità fa la differenza precedendo il russo Vladimir Morozov (21″45) ed il britannico Benjamin Proud (21″60). Domani avremo un grande atto conclusivo.

Finale 200 rana donne

Stavolta Yuliya Efimova non sbaglia e si porta a casa la medaglia d’oro delle quattro vasche della rana. La russa dopo una prima vasca di controllo in 32″76 impone il suo ritmo da 35″ ogni 50 metri creando un divario incolmabile con le rivali. Il 2’19″64 è una prestazione da urlo davanti alla statunitense Bethany Galat (2’21″77), settima al passaggio dei 150 metri, ed alla cinese Jinglin Shi (2’21″93). Fuori dal podio la campionessa del mondo dei 100m Lilly King che prova ad aggredire la gara con un passaggio veloce calando però alla distanza e chiudendo quarta in 2’22″11.

Semifinali 100 farfalla uomini

Dressel colpisce ancora e dopo i 50 stile libero conquista il miglior tempo anche nelle semifinali dei 100 farfalla in 50″07. Semplicemente devastante l’azione dello statunitense (23″26 al passaggio di metà gara) che piazza un 50″07 eccezionale a poco più di due decimi dal record del mondo di un certo Michael Phelps. Alle spalle del fenomenale nuotatore degli States il britannico James Guy che, dopo le delusioni dello stile libero, trova nel delfino un parziale riscatto segnando il grande crono di 50″67. Continua a stupire il giovanissimo ungherese Kristof Milak:  a 17 anni il magiaro conquista la finale con il terzo crono in 50″77 siglando il record del mondo juniores. Un atto conclusivo che avrà anche il campione olimpico di Rio 2016 Joseph Shooling, il francese Mehdy Metella, l’idolo di casa Laszlo Cseh, il cinese Zhuhao Li e l’australiano Grant Irvine. Fuori, non senza qualche rammarico, Piero Codia che dopo il primato italiano di stamane (51″09) non si ripete, peggiorandosi di 4 decimi ed ottenendo il 10° riscontro in 51″45. Eliminazione eccellente anche quella del campione del mondo sudafricano dei 200 delfino Chad Le Clos (12° crono).

Semifinali 50 farfalla donne

Dopo l’argento dei 100 stile libero, Sarah Sjoestroem torna in acqua centrando il best time nei 50 farfalla in 25″30 ed esibendo la solita maestria in questo stile. Dietro alla scandinava l’americana Kelsi Worrell conferma la propria confidenza con la velocità in 25″57 a precedere la francese Melanie Henique (25″63) ed la canadese Oleksiak (25″66). In finale anche l’orange Ranomi Kromowidjojo mentre fuori la nostra Silvia Di Pietro che, anche in quest’occasione, dimostra di non godere di una buona condizione (16° posto in 26″06).

Finale 200 rana uomini

La giornata d’oro della Russia si replica con il terzo successo della Nazionale dell’Est firmato da Anton Chupkov. Il ranista, semplicemente fenomenale nell’ultima parte, stabilisce il nuovo primato europeo, nonché record dei campionati, con il crono di 2’06″96 mettendo la mano davanti alla coppia giapponese composta da Yasuhiro Koseki (2’07″29) ed Ippei Watanabe (2’07″47). Nipponici avanti fino ai 150 metri ma nulla possono contro l’inesorabile nuotata tutta grinta di Chupkov.

Finale 4×200 stile libero uomini

Nell’ultimo atto del day-6 è la squadra britannica a prendersi il successo della staffetta 4×200 stile libero maschile. Stephan Milne (1’47″25), Nicholas Granger (1’46″05), Duncon Scott (1’44″60) e James Guy (1’43″60) regalano, dunque, l’oro al Regno Unito bissando la vittoria di due anni fa a Kazan (Russia). Grazie, soprattutto, alla frazione monstre di Guy la squadra di “Sua Maestà” piega la Russia (7’02″68) e gli Stati Uniti (7’03″18). Sesta piazza per l’Italia che con Filippo Megli (1’47″34), Gabriele Detti (1’46″08), Filippo Magnini (1’49″09) e Luca Dotto (1’46″93) sigla il crono di 7’09″44, simile a quello del mattino, anche se la terza frazione di Magnini desta perplessità rispetto a quella degli altri. Sarebbe potuto essere forse un quinto posto, con una prova sugli standard dell’atleta italiano ma il podio era inavvicinabile.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Caeleb Dressel

1 Commento

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    28 Luglio 2017 at 23:37

    Ci stiamo divertendo molto a seguire questi mondiali. Me le vittorie di alcuni atleti dopati CONCLAMATI sono cazzotti nello stomaco che tolgono un po’ di entusiasmo. Possibile che non si voglia escludere chi bara?

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