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Nuoto di fondo, Mondiali 2017: Italia, quanto ti serve Gregorio Paltrinieri..

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Inutile negarlo. La 10km maschile di oggi del Mondiale di Budapest, nel lago Balaton, ha lasciato molto amaro in bocca ai tecnici italiani ed agli atleti stessi giunti lontani dai primi e mai veramente in lotta per il podio. Una prestazione sottotono quella di Simone Ruffini (7°) e Federico Vanelli (10°) non in grado di dar seguito agli ottimi risultati ottenuti nella World Cup nell’evento clou. Un risultato che, tra l’altro, replica il medesimo ottenuto dai due nuotatori due anni fa nelle acque di Kazan prolungando il digiuno da vittorie e podi iridati in questa specialità.

Non è certo un mistero: da quando la gara è stata marchiata a Cinque Cerchi, il livello della competizione è salito enormemente e molti degli “Squali” della piscina hanno sposato la causa del fondo. Potremmo citare il caso del campione olimpico di Londra 2012 Oussama Mellouli, bronzo anche in quei Giochi nei 1500 stile libero, oppure il campione del mondo 2015 della 10km Jordan Wilimovsky, quarto nella finale delle 30 vasche di Rio vinta dal nostro Gregorio Paltrinieri, con Gabriele Detti terzo. Una specialità che, dunque, sta mutando i suoi equilibri ed a cui, a differenza del settore femminile, l’Italia fa fatica ad adattarsi.

E’ necessario cambiare qualcosa? La soluzione potrebbe essere quella di ricorrere proprio al fenomenale Paltrinieri. E’ noto ormai da mesi che Greg è motivatissimo nel voler perseguire il progetto “Acque libere” e cimentarsi in gare che lo hanno visto crescere. Per questo, dopo la scorpacciata olimpica, l’azzurro ha pensato di avviare in questo quadriennio un discorso che contemplasse sia la piscina che il fondo. Il primo assaggio c’è stato a marzo nella 10 km di Eilat (Israele), una settimana prima degli Assoluti di Riccione, e l’esito è stato un quarto posto. Un Paltrinieri non certo in super forma che ha testato la sua condizione e la propria resistenza in uno sforzo a cui non era abituato. Un risultato da giudicare positivo che lo rivedrà nuovamente impegnato nel corso delle Universiadi di Cina Taipei sia in vasca che nelle acque libere.

Di sicuro, un atleta come il 22enne di Carpi non può che fare comodo al nostro movimento, bisognoso di un leader vero nel gruppo, cosa che in questo momento tra i ragazzi forse un po’ manca. Se infatti la Francia, l’Olanda e gli Usa hanno trovato interpreti di grande qualità e velocità, lo stesso non si può dire per il Bel Paese che eccelle, magari, con più facilità nella 25km, dove i dettami del “vecchio fondo” sono più graditi. La tendenza della 10km, infatti, è sempre più vicina alla preparazione in piscina, nonostante vi siano delle differenze sostanziali. La base di velocità, fondamentale ormai per rendere al 100%, è condizione necessaria per centrare il bersaglio grosso. L’impiego, dunque, di Gregorio potrebbe essere vincente proprio per queste ragioni.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    19 Luglio 2017 at 09:21

    E’ una distanza , la più recente del fondo, che l’Italia al maschile non ha mai digerito in pieno.
    I risultati a livello mondiale sono sempre stati inferiori sin da subito rispetto alla 5 e alla 25km.
    Tolto il solo Cleri campione del mondo a Roberval 2010 e 4° a Pechino ai Giochi, e le medaglie mondiali di Ercoli e Venturini di ormai 15-16 anni fa, è proprio una specialità che gli azzurri fanno fatica a interpretare, anche a prescindere dalla competitività legata all’essere gara olimpica.
    La presenza di un Paltrinieri potrebbe davvero essere interessante, soprattutto per verificarne il passo gara, che metterebbe in crisi , se attuato con efficacia, tutti quei fondisti che stanno coperti per gran parte del tempo , per poi spuntare nelle ultime fasi. Gli azzurri li vedo tagliati fuori ben prima dello sprint finale, ecco che un interpretazione di gara alla Paltrinieri , col suo valore potrebbe fare la differenza.
    Mi sembra poi altrettanto interessante , anche se non olimpica , l’evoluzione della gara a squadre, che ,se ho ben capito sarà una staffetta mista, con 4 frazioni da 1250 metri, distanza ancora più legata ai mezzofondisti in vasca. Lì non soltanto Paltrinieri farebbe decisamente comodo.

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