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Golf, British Open 2017: sempre più in fuga Jordan Spieth! Matt Kuchar è il più vicino, a tre colpi. Lontani tutti gli altri

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L’Open Championship sta diventando sempre più un assolo di Jordan Spieth. L’americano sta continuando a regalare spettacolo sul percorso par 70 del Royal Birkdale Golf Club di Soutport, in Inghilterra. Oggi le condizioni meteo sono state clementi con i giocatori: sul finire della giornata, proprio quando in campo c’erano i migliori, c’è stata un’allerta meteo ma il temporale previsto è stato scongiurato. Ecco che quindi il sole e l’assenza di vento hanno consentito score bassi. Spieth, infatti, ha girato come il primo giorno senza bogey e con cinque birdie: un 65 che lo proietta in testa a -11, sempre più vicino al Major britannico, che manca nella bacheca dell’americano. Domani sarà con molta probabilità un matchplay, perché l’unico che sembra in grado di contendergli il titolo è il connazionale Matt Kuchar. I due hanno giocato insieme ma il 39enne ha pagato un doppio bogey alla buca 16, che ha in parte vanificato i sette birdie messi a segno. Kuchar ha infatti chiuso in 66, perdendo un colpo rispetto a Spieth. Il distacco è quindi di tre lunghezze (-8).

Per quanto l’Open Championship sia un torneo incerto fino all’ultimo, specie perché il meteo di domani non promette affatto bene, la vittoria sembra un discorso tra Spieth e Kuchar. Il terzo posto, infatti, dista sei colpi dalla vetta. L’americano Brooks Koepka ha girato in 68 colpi: nonostante sei birdie, infatti, ha pagato quattro bogey, due dei quali nelle ultime sei buche. In parità con lui a -5 c’è anche il canadese Austin Connelly, 20 anni, autore di un ottimo giro in 66 colpi, iniziando benissimo con un birdie alla 1 ed un eagle alla 2 e chiudendo con due birdie consecutivi (17 e 18). Il miglior score di giornata, però, appartiene al sudafricano Branden Grace, davvero perfetto oggi: il suo 62 entra direttamente nella storia, essendo lo score mai realizzato in un Major. Una giornata perfetta, con un po’ di fortuna, con otto birdie (cinque nelle prime nove) e nessuna sbavatura. Il suo -4 lo mette in lotta per il podio, così come il giapponese Hideki Matsuyama, che dopo il bogey alla 4 ha infilato cinque birdie per un round in 66.

È entrato nella top ten anche l’americano Dustin Johnson, autore di un bel giro in 64 senza colpi persi. Al 7° posto con -3, ci sono anche il defending champion, lo svedese Henrik Stenson (65), lo spagnolo Rafa Cabreba-Bello (67) e l’americano Chan Kim (67). Ha perso qualcosa Rory McIlroy, scivolato in 11^ posizione a -2: il nordirlandese, dopo un bell’inizio, ha pagato una metà di giornata disastrosa con due bogey (7 e 8) ed un doppio bogey (10). Con lui altri due giocatori che hanno perso terreno: lo scozzese Richie Ramsay, che ha girato in par, e soprattutto l’inglese Ian Poulter, l’unico della parte alta del leaderboard che ha girato sopra par (71), pagando tre bogey consecutivi tra la 11 e la 13. Vicino alla top ten anche l’americano Rickie Fowler, 15° a -1, così come l’australiano Jason Day, 18° in pari con il par. Nonostante gli score bassi di oggi infatti, sono solo 17 i giocatori sotto il par del torneo.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter The Open

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