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Formula 1

F1, i precedenti della Ferrari nel GP di Gran Bretagna: ultimo successo firmato da Fernando Alonso nel 2011 e quella vittoria di Michael Schumacher nel ’98…

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Neanche il tempo di respirare che il Circus della Formula Uno, dall’Austria, si trasferisce in Gran Bretagna, per lo storico appuntamento di Silverstone, decimo round del Mondiale 2017. Dopo il successo di Valtteri Bottas (Mercedes) sul Red Bull Ring, davanti a Sebastian Vettel (Ferrari) e Daniel Ricciardo (Red Bull), con l’altra Mercedes di Lewis Hamilton quarta, il round potrebbe dare una chance a Lewis di rifarsi nel GP di casa e fregiarsi del suo quarto successo consecutivo (il quinto in totale). Gusto della vittoria che la Ferrari non assapora da 6 anni quando fu Fernando Alonso a salire sul gradino più alto del podio. Rossa che sul tracciato britannico ha vinto 15 volte e, sfogliando l’album dei ricordi val la pena ricordare l’ultimo trionfo e quello del ’98.

ULTIMO SUCCESSO 2011

Un weekend decisamente controverso. Alla viglia dell’appuntamento britannico, vi è una modifica regolamentare che vieta l’uso dei gas di scarico, in fase di rilascio dell’acceleratore, verso il diffusore posteriore della monoposto: sarà permesso utilizzare solo il 10% dei gas di scarico. Il problema era stato sollevato nel corso del Gran Premio di Spagna dove era stato deciso però di non applicare tale divieto in quella gara. Il Technical Working Group, composto da rappresentanti dei team, e la FIA, rappresentata da Charlie Whiting, riuniti a Londra il 16 giugno 2011, hanno poi imposto il divieto di tale soluzione. Una domenica di gara, inizialmente disturbata dalla pioggia con la coppia Red Bull composta da Mark Webber (pole) e Sebastian Vettel, a precedere la Ferrari di Fernando Alonso. Alla partenza il tedesco brucia il poleman mentre Alonso mantiene la sua posizione. La pista dopo una decina di giri si asciuga ed i primi decidono tutti di rientrare ai box e montare le slick. La Ferrari aumenta il ritmo e il due volte campione del mondo, approfittando anche dei problemi tecnici della Red Bull, balza al comando. Una gara di strategia e sagacia quella dello spagnolo, in grado di rintuzzare ogni tentativo di risalita dei rivali e vincere con merito davanti a Vettel e Webber.

QUELLA VITTORIA DEL 1998…

Altra domenica di pioggia e tempo instabile quella di 19 stagioni fa. Tutti i piloti decidono di partire con gomme intermedie: al via scattano bene la McLaren di Mika Häkkinen e la Ferrari di Michael Schumacher, che mantengono le prime due posizioni. Alla fine del primo passaggio, il finlandese conduce davanti al ferrarista ed al compagno di squadra David Coulthard mentre l’altra Rossa di Eddie Irvine, partita male dalla quinta piazza, termina la tornata n.1 in decima posizione. Al quinto giro lo scozzese della vettura di Woking sopravanza Schumacher alla curva Abbey mentre Irvine è protagonista di una grande rimonta che lo porta in breve tempo al quinto posto. Al 38° passaggio però Coulthard, nel tentativo di doppiare la Benetton di Alex Wurz,  finisce in testacoda e fuori pista, dovendosi ritirare. La pioggia aumenta di intensità ed anche Jarno Trulli e Jos Verstappen terminano anzitempo la loro corsa. Anche Hakkinen è protagonista di un lungo alla curva Bridge, ma il finnico riesce a tornare sul tracciato. Al 43° giro il Kaiser doppia Wurz ma in regime di bandiere gialla comportando un stop&go. Nella tornata successiva, però, il direttore di gara manda in pista la safety car, ricompattando un gruppo composto ormai da sole dieci vetture e annullando il vantaggio del pilota della McLaren sugli inseguitori. Dopo 6 giri la corsa riprende e Mika commette un errore, uscendo fuori pista  alla curva Becketts ed agevolando il sorpasso di Schumacher. Anche Irvine si fa sotto ad Häkkinen senza però avere occasione per sopravanzarlo.  A pochi minuti dalla fine, i commissari infliggono la penalità al tedesco però la comunicazione con il box Ferrari non è delle migliori e all’ultimo giro fra lo stupore generale Michael Schumacher taglia il traguardo passando nella corsia dei box per scontare la sua penalizzazione, vincendo la gara. La McLaren sporge un reclamo ufficiale per questa azione, rifiutato però dalla Federazione Internazionale  in quanto non vi era tempo materiale, per la scuderia di Maranello, di fermare il proprio pilota per un ritardo nella comunicazione.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Wikipedia

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