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Canoa velocità: dai fratelli Craciun a Carlo Tacchini, è iniziata la raccolta per la canadese azzurra

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“Gareggiare insieme è il nostro sogno, mi piacerebbe quest’anno fare delle gare con lui, però devo allenarmi di più per questo. Quest’estate mi sono allenato insieme a lui ed ho vinto 2 titoli in C1 sui 200m e sui 500m; ogni tanto uscivamo insieme in C2 e non ho paura di dire che in Italia siamo il più forte C2 su qualsiasi distanza!”. 

Le parole di Nicolae Craciun risalgono al 2012, precisamente a pochi mesi dalla fine dei Giochi Olimpici di Londra. Dieci anni di differenza, i due fratelli di origine moldava sono riusciti a realizzare il loro sogno prima nelle specialità non olimpiche e poi in quella a cinque cerchi del C2 1000 metri.

Il bronzo agli Europei di Plovdiv entra di diritto nella storia del movimento tricolore, una prestazione strepitosa che ha fatto ritornare alla mente le Olimpiadi di Roma 1960, quando Aldo Dezi e Francesco La Macchia si tinsero d’argento proprio nel C2 1000 metri.

La medaglia è il giusto premio sopratutto per Sergiu che a 33 anni ha saputo rilanciarsi dopo essere stato per anni il faro del movimento azzurro. Il bronzo ottenuto sabato ha un sapore dolcissimo, simile all’altrettanto storico terzo posto ottenuto dal poliziotto in Coppa del Mondo 2014 nel C1 1000 metri.

A proposito della specialità singola, il quarto posto di Carlo Tacchini conferma il legno ottenuto in Coppa a Szeged. Un legno tuttavia pregiato, da conservare con cura in attesa di agguantare i metalli pregiati. Continuando di questo passo il verbanese non ci metterà molto.

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