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Basket, NBA: meno timeout per velocizzare il gioco. Ed il mercato di febbraio finirà prima

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Il Board of Governors, l’assemblea dei proprietari NBA, tenutasi a Las Vegas, ha approvato una serie di modifiche in vista della stagione 2017/18. La modifica più importante riguarda il numero di timeout totali in ogni partita, ridotti da 18 a 14, cambiamento in linea con la velocizzazione del gioco, obiettivo della Lega americana. Negli ultimi tre minuti poi, ogni squadra potrà chiederne al massimo due, cercando quindi di ridurre quei finali interminabili che troppo spesso si vedono in NBA. I 7 timeout di ogni squadra avranno inoltre la stessa durata, 75 secondi, mentre sono stati confermati i due timeout obbligatori, le pause televisive, in ogni quarto, rispettivamente a 7′ e 3′ dalla fine del periodo. Nei supplementari poi, le sospensioni sono stare ridotte da tre a due.

Un altro cambiamento sostanziale riguarda anche il mercato. La sessione di febbraio scadrà prima di quanto accaduto finora. Non più dopo il giovedì successivo alla pausa per l’All Star Game, ma il giovedì dieci giorni prima della partita delle stelle. In questo modo infatti, la Lega vuole permettere ai giocatori che cambiano casacca, di avere più tempo a disposizione per ambientarsi nelle nuove squadre di appartenenza. Infine, l’assemblea ha votato altri due cambi regolamentari. Il tiratore di tiri liberi non potrà uscire dall’arco dei tre punti tra un tiro e l’altro, pena il “delay of game”. Allo scadere dei 15 minuti dell’intervallo, chi non sarà in campo pronto a giocare verrà punito con la stessa modalità, per aver ritardato la ripresa della partita.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Golden State Warriors

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